Soprattutto se si mostra imbarazzo, le figuracce fanno apparire più simpatici e affidabili: l’imbarazzo farebbe infatti trapelare il nostro lato più fragile e “umano”, per questo suscita comprensione ed empatia. Inoltre, è un segnale di disagio che equivale a una scusa: rivela la consapevolezza di aver fatto un errore e l’intenzione di porvi rimedio, quindi anche una buona sensibilità verso gli altri.
ALTRUISMO RIPARATORE. Inoltre, per recuperare terreno, dopo l’imbarazzo, si diventa più disponibili e altruisti: è risultato da uno studio della Boston University in cui 108 studenti hanno svolto compiti imbarazzanti (come ballare o fingere di essere un bambino di 5 anni che fa i capricci) mentre erano osservati attraverso uno specchio. In seguito, lo sperimentatore chiese loro un aiuto di mezz’ora al giorno per compilare dei questionari: coloro che avevano provato più imbarazzo si sono resi disponibili per un numero superiore di giorni. Come se si sentissero in dovere di riscattarsi dalla figuraccia.