Psicologia

Che cosa c'è di buono nelle figuracce?

Apparentemente niente, quando ne sei il protagonista. Eppure un lato positivo nel fare una figuraccia c'è. Dipende da quello che succede dopo.

Soprattutto se si mostra imbarazzo, le figuracce fanno apparire più simpatici e affidabili: l’imbarazzo farebbe infatti trapelare il nostro lato più fragile e “umano”, per questo suscita comprensione ed empatia. Inoltre, è un segnale di disagio che equivale a una scusa: rivela la consapevolezza di aver fatto un errore e l’intenzione di porvi rimedio, quindi anche una buona sensibilità verso gli altri.

ALTRUISMO RIPARATORE. Inoltre, per recuperare terreno, dopo l’imbarazzo, si diventa più disponibili e altruisti: è risultato da uno studio della Boston University in cui 108 studenti hanno svolto compiti imbarazzanti (come ballare o fingere di essere un bambino di 5 anni che fa i capricci) mentre erano osservati attraverso uno specchio. In seguito, lo sperimentatore chiese loro un aiuto di mezz’ora al giorno per compilare dei questionari: coloro che avevano provato più imbarazzo si sono resi disponibili per un numero superiore di giorni. Come se si sentissero in dovere di riscattarsi dalla figuraccia.

24 maggio 2015
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