Psicologia

Perché la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Parigi può essere un problema per l'umore di alcuni atleti

Con la cerimonia di chiusura cala il sipario sulle Olimpiadi di Parigi. E per alcuni atleti (soprattutto quelli a fine carriera) potrebbero iniziare problemi di depressione e ansia.

La cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Parigi 2024 consegnerà agli archivi un evento ricco di di emozioni e novità, tra cui spiccano il debutto della breaking (breakdance), che ha conquistato spettatori e critica con la sua energia, e le innovative super scarpe che, a conti fatti, non hanno mantenuto la promessa regalarci una pioggia di nuovi record nell'atletica. Non meno sorprendenti sono stati gli impatti tecnologici e ambientali, con i gusci di conchiglia utilizzati per migliorare le prestazioni della pista e le scarpe refrigeranti di LeBron James. Le Olimpiadi di quest'anno hanno dovuto affrontare anche importanti temi di salute, come il boom di Covid-19 tra gli atleti, e le discussioni relative all'intersessualità nello sport.

Dopo la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi inizia un periodo delicato per molti atleti

Tuttavia, terminati i Giochi, dopo la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi per molti atleti accade che inizi un periodo delicato: il cosiddetto "post-Olympics blues", una sorta di depressione post Olimpiadi. Dopo anni di preparazione e sacrifici, infatti, il ritorno alla vita quotidiana può essere destabilizzante, soprattutto quando l'attenzione mediatica dell'evento svanisce. Atleti come Simone Biles e Michael Phelps hanno in passato condiviso pubblicamente le loro battaglie contro ansia e depressione, portando alla luce un problema spesso trascurato.

Calo dell'umore. Secondo un articolo pubblicato dalla prestigiosa rivista americana di divulgazione scientifica Scientific American, molti atleti olimpici soffrono di un calo dell'umore subito dopo la chiusura dei Giochi. L'intensità emotiva e fisica delle competizioni, seguita dal repentino ritorno alla normalità, può scatenare una serie di problemi psicologici, tra cui depressione e ansia.

Per un atleta su 4 dopo la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi iniziano disturbi psicologici

Le ricerche indicano che circa il 24% degli atleti olimpici e paralimpici ha riportato disturbi psicologici dopo le Olimpiadi. Questo fenomeno è particolarmente comune tra coloro che stanno pensando al ritiro, poiché affrontano una perdita di identità e di obiettivi.

Karen Cogan, psicologa dello sport presso il Comitato Olimpico e Paralimpico degli Stati Uniti, ha sottolineato l'importanza di un supporto psicologico continuo. Alcuni atleti (viene citato l'esempio della vogatrice Kate Knifton) hanno imparato a gestire meglio questo periodo, pianificando in anticipo il loro futuro e cercando di mantenere un equilibrio tra vita personale e carriera sportiva.

Per gli esperti dopo la chiusura delle Olimpiadi occorre sostenere gli atleti

Il risvolto positivo, sottolineato nell'articolo di Scientific American, è che la consapevolezza e l'apertura verso la salute mentale stanno finalmente crescendo nel mondo dello sport, con programmi dedicati a sostenere gli atleti durante e dopo la loro carriera.

In estrema sintesi, dunque, mentre la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Parigi 2024 ci consegna alla memoria i traguardi raggiunti e le innovazioni introdotte, è fondamentale evidenziare l'importanza di sostenere gli atleti anche oltre i Giochi, garantendo loro le risorse necessarie per affrontare il "dopo", non solo fisicamente, ma soprattutto mentalmente.

11 agosto 2024 Roberto Graziosi
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