È più emozionante una partita di Champions League della propria squadra del cuore (magari la finale) o un giro di pista a bordo di un bolide guidato da un professionista?
Se lo è domandato Nissan, che a pochi giorni dalla finale di Cardiff tra Juventus e Real Madrid ha coinvolto un gruppo di volontari in un adrenalinico test a sfondo sportivo.
L’esperimento è stato condotto in collaborazione con un team di esperti in scienza dello sport della Loughborough University (Regno Unito).
Misuratori di emozioni. I partecipanti al test sono stati dotati di dispositivi indossabili per il rilevamento della frequenza cardiaca e respiratoria e dell’attività elettrodermica, cioè della capacità della pelle di condurre corrente elettrica. Secondo gli scienziati questi tre parametri sono quelli che meglio descrivono, in maniera oggettiva, lo stato emotivo di una persona.
I volontari hanno quindi partecipato a due attività: sono andati allo stadio ad assistere a un match della fase finale di Champions League (Juventus-Bayern Monaco) e, qualche giorno dopo, hanno affrontato le curve del Circuito di Spa-Francorchamps (Belgio) a oltre 250 km/h di velocità a bordo di una Nissan GT-R guidata da un pilota professionista.
La risposta fisiologica dei due gruppi di volontari è riassunta nella tabella qui sotto.
Reazione fisica
Partite della UEFA Champions League
Giornata in pista a bordo di GT-R
Aumento medio della frequenza cardiaca
39%
37%
Frequenza cardiaca media
91 BPM
100 BPM
Picco medio della frequenza cardiaca
124 BPM
136 BPM
Aumento medio della frequenza respiratoria
140%
144%
Frequenza respiratoria media
15 respiri al minuto
15 respiri al minuto
Picco medio della frequenza respiratoria
35 respiri al minuto
35 respiri al minuto
Per tutta la durata dei due esperimenti la frequenza cardiaca delle cavie umane è stata molto simile, con evidenti picchi nei momenti salienti del test, per esempio dopo un gol o dopo una curva mozzafiato.
Stadio in apnea. Le principali differenze sono state osservate nella frequenza respiratoria tra partita di calcio e giro di pista: «durante le partite abbiamo riscontrato un aumento della frequenza respiratoria seguito da una diminuzione, che coincide con i momenti di suspense in cui i tifosi hanno trattenuto il fiato: si è quindi delineato un andamento altalenante nell’arco dei 90 minuti.
Per i passeggeri delle GT-R, invece, la frequenza respiratoria è aumentata in maniera costante, cosa che dimostra un’emozione più intensa e sostenuta» spiega Dale Esliger della Loughborough University.
La scienza dell'esperimento (video: 2:17)
Quante emozioni vuoi? «Prima di questo studio, valutavamo in maniera soggettiva l’entusiasmo suscitato da una partita di calcio importante o da una corsa elettrizzante a bordo di una supercar come Nissan GT-R.
La ricerca, condotta nell’ambito del Nissan Excitement Index, ci ha permesso di utilizzare una tecnica innovativa basata su dati elaborati da sensori, in modo da osservare la reazione fisica dei partecipanti in questi momenti adrenalinici e ipotizzare di conseguenza quali potessero essere gli aspetti più entusiasmanti» ha concluso Esliger.
Nota: Anche se non abbiamo sufficienti dati scientifici (e la nostra conclusione è soprattutto mossa da spirito patriottico), possiamo ipotizzare che un giro di pista con una Ferrari pilotata da Sebastian Vettel sia più eccitante di una partita di calcio... a meno che non siate un tifoso della Juventus durante la finale della Champions League contro il Real Madrid.