Sono i geni o le condizioni ambientali a favorire il comportamento aggressivo e antisociale di alcuni individui? La questione è aperta, ma nuovi studi dimostrano che non c'è niente di meglio delle cure materne.
Aggressivi si nasce, ma forse si può cambiare... grazie alla mamma. |
Delinquenti si nasce o si diventa... È sempre la stessa storia: ogni volta che si parla di un serial killer o di qualche ultrà un po' troppo aggressivo, c'è chi dice che è colpa dell'ambiente e chi sostiene che violenti si nasce. Alcuni studi negli ultimi anni hanno dimostrato che la predisposizione all'aggressività è data dai geni responsabili della produzione di serotonina (neurotrasmettitore del sonno e del dolore) e di un particolare enzima, la monoamina ossidasi. Quando, negli animali e negli uomini, i livelli di queste due sostanze nell'organismo sono bassi, si riscontra un comportamento aggressivo.
Cuore di mamma. Ma allora, se l'aggressività è genetica, quanto incidono le cure familiari? Molto, secondo gli studi di Stephen Suomi dell'Istituto Nazionale di Salute del bambino degli Stati Uniti. Il team di Suomi ha condotto un esperimento su un tipo di scimmia, il macaco (Macaca mulatta), geneticamente simile all'uomo. Alcuni esemplari appena nati e geneticamente predisposti all'aggressività sono stati divisi in due gruppi e inseriti in ambienti diversi: alcuni abbandonati a se stessi, gli altri affidati alle cure della madre. Sorprendentemente le scimmie in famiglia, nonostante i geni, dopo sei mesi avevano aumentato il livello di serotonina e perso ogni traccia di aggressività, mentre per i "senza famiglia" il livello era al minimo.
Geni o ambiente. “Tuttavia” afferma Suomi “bisogna essere molto cauti nel fare paragoni tra specie diverse. Noi abbiamo dimostrato che esiste un importante rapporto tra geni e ambiente, ma c'è molto di più”. Se è vero che le cure possono influire sui geni, è vero anche che il carattere, secondo gli esperti, può influenzare l'ambiente stesso. Un bambino pacifico creerà attorno a sé un ambiente meno ostile di quello di uno “geneticamente” difficile che piange sempre.
(Notizia aggiornata al 27 luglio 2004)