Perché mangiamo un determinato cibo invece di un altro? Non solo per il suo sapore. Ci sono molte altre ragioni: il suo profumo, come viene presentato nel piatto, la consistenza. E non ultimo il fatto che ci ricorda quello preparato per noi dalla nostra nonna quando eravamo piccoli. Insomma, in campo non giocano soltanto le papille gustative, ma anche tutti gli altri sensi come la vista, l'olfatto, l'udito e il tatto, che sono in stretto contatto con le nostre emozioni, e persino l'evoluzione della specie.
Come si sono evoluti i nostri sensi? Perché abbiamo queste finestre sul mondo? Quale tecnologia può aiutarci quando hanno un malfunzionamento e come possiamo utilizzare queste conoscenze per progettare robot migliori: leggi il dossier di focus.it sui 5 sensi.
Che cos'è il gusto?
La mostra "Gola. Arte e Scienza del gusto" della Fondazione Marino Golinelli allestita alla Triennale di Milano dal 31 gennaio al 12 marzo 2014 cerca di spiegare come funziona tutto ciò. «Prima di tutto ci siamo chiesti cosa sia il gusto», spiega il curatore dei contenuti scientifici, Giovanni Carrada, docente di scienza e tecnologia. «Il gusto è uno stratagemma inventato dall'evoluzione per la nostra scelta alimentare. Perché così riusciamo a sapere cosa serve al nostro corpo per stare meglio. Per esempio ci piacciono molto i dolci? In quel momento abbiamo bisogno di energia. E siccome il gusto genera un'emozione, se è positiva perché il cibo è buono, allora significa che lo posso prendere.» Si prende in esame anche come funziona il gusto, a partire dal fatto che vi partecipano tutti e cinque i sensi. Un'altra sezione è stata invece dedicata a come scegliamo il cibo, dai recettori alla cultura alimentare.
Come una droga
Viene preso in esame anche il cosidetto junk-food, il motivo per cui ne diventiamo dipendenti, per finire invece con validi suggerimenti su come tutelare la salute e ci sviluppare un'educazione alimentare. In ogni sezione della mostra, a fianco delle informazioni scientifiche, sono esposte le opere di alcuni importanti artisti contemporanei, come il video di Marina Abramovi?, star dell'arte impegnata a mangiare una cipolla, sceolto per rappresentare come il cibo generi diverse emozioni, che appunto si leggono sul viso dell'Abramovi? con molta chiarezza.