Nonostante gli studi e le tecnologie, un metodo sicuro al 100% per riconoscere chi mente non esiste. Anzi, lo psicologo Aldert Vrij, dell’Università di Portsmouth (UK), ha scoperto che in media le persone riconoscono una bugia solo nel 56,6% dei casi: vale a dire poco più di quel 50% che otterrebbero comunque tirando a indovinare.
Ma anche se scoprire un bugiardo non è affatto facile, si può almeno tentare, cercando i segni dello sforzo che fa per nascondere la verità. Ecco, secondo lo psicologo Richard Wiseman, i 5 segnali di nervosismo a cui occorre prestare attenzione.


1 - Impersonale. I bugiardi si inventano storie mai accadute, di conseguenza tendono a prendere le distanze dalla bugia e a riferirsi di rado a se stessi, utilizzando un linguaggio impersonale. Usano quindi più raramente parole come “io” e “mio”, e prediligono “suo” e “sua” rispetto ai nomi propri. Possono dire, per esempio, “... visto che suo cugino pensava che ...” invece di “...visto che mio cugino...”.
2 - Gesti. Poiché mentire è impegnativo, i bugiardi hanno bisogno di concentrarsi e di conseguenza tendono a non muovere troppo le braccia o le gambe e a gesticolare poco. Occorre dunque prestare attenzione se qualcuno improvvisamente diventa immobile.
3 - Intercalare. I bugiardi sono spesso più esitanti rispetto a chi dice la verità e tendono a inciampare nelle parole. Occhio a chi usa troppe volte intercalari come “mmmm…” o “eeee...” o confonde i termini tra loro.
Di scienza, bugie e verità si parla anche al CICAP Fest, a Padova dal 14 al 16 settembre.
4 - Pause. Poiché devono pensare a che cosa dire prima di parlare, i bugiardi tendono a impiegare più tempo a rispondere. Attenzione a chi fa molte pause prima di dire la sua.
5 - Domande. I bugiardi normalmente appaiono anche più evasivi, poiché evitano il più possibile di rispondere alle domande in modo esauriente, magari cambiando argomento o ponendo quesiti a loro volta.