Psicologia

5 cose che non riesci a fare quando usi il cellulare

E non solo se stai guardando lo schermo: la cecità da disattenzione riguarda anche chi parla al telefono tenendo gli occhi sulla strada. Pensando (sbagliando) di avere tutto sotto controllo.

Di quanto sia pericoloso camminare con lo sguardo incollato al cellulare abbiamo già scritto (avete visto questo video?), per non parlare del rischio di un messaggio inviato mentre si è al volante: chi cade nella tentazione, a parte la sospensione della patente, quadruplica le probabilità di incidente.

Ma la ricerca psicologica ci dice che il problema con gli smartphone non è solo "visivo". Anche quando parliamo al cellulare mantenendo gli occhi sulla scena, o sulla strada, rischiamo di perderci informazioni vitali: gli esperti la chiamano inattentional blindness (cecità da disattenzione) ed è stata dimostrata da un famoso esperimento. Guardate il video qui sotto e contate quante volte i protagonisti si passano la palla.

Avete visto passare il gorilla? Può darsi di sì perché l'esperimento è ben noto e chissà quante volte l'avete visto, o ne avete sentito parlare, ma in genere, "somministrato" a persone che non lo conoscono, la risposta è "no": perché quando siamo impegnati in un compito preciso, come contare i passaggi della palla (nel video) o parlare al cellulare, ci perdiamo elementi salienti del contesto. Ecco perché in molti casi è importante dedicare completa attenzione a una situazione, a prescindere dagli input visivi.

Qui di seguito, cinque cose importanti che potreste non riuscire a fare mentre usate il telefono.

1. Accorgervi dei pericoli alla guida. Anche parlare al cellulare con le mani libere, attraverso il vivavoce o con gli auricolari, ci rende meno pronti nel reagire alle situazioni inaspettate sulla strada. Il rischio di incidenti quadruplica, aumentano i tempi di frenata: la cecità da disattenzione dipenderebbe dal dover dividere (limitate) risorse mentali disponibili tra più compiti.

Anche una conversazione telefonica ha una componente di immaginazione visiva - ci raffiguriamo l'interlocutore, la sua espressione, la sua posizione nello spazio - che toglie risorse alla percezione visiva. Pur avendo gli occhi fissi sulla strada, non stiamo osservando in modo accurato.

La verità, illustrata, sulla nostra generazione. © Ajit Johnson

2. Attraversare la strada in sicurezza. Rispetto ad altre forme di distrazione come ascoltare la musica, l'uso del cellulare è associato a maggiori rischi per chi, a piedi, deve attraversare una strada: si è più titubanti nel decidere quando passare, più lenti a camminare e meno abili nel valutare se è sicuro passare.

In uno studio sul tema, gli utenti impegnati al cellulare hanno attraversato in sicurezza una strada simulata soltanto nell'84% dei casi (vedi anche: il semaforo rasoterra per pedoni distratti).

3. Prendere la strada più diretta. Lo sappiamo, scrivere al cellulare trasforma anche il semplice camminare, facendoci procedere come ubriachi.

Alcuni studi dimostrano che chi parla al telefono mentre cammina è più propenso a cambiare spesso direzione, a non accorgersi della presenza altrui nei paraggi e a intralciare la strada degli altri pedoni, o a prendere deviazioni laterali da una via prestabilita. Il risultato? Oltre a rischiare, si allunga la strada.

4. Notare le pubblicità lungo la strada. Chi parla al telefono le guarda tanto quanto chi non lo fa, ma tende a non ricordarsele, quando interpellato. Potrebbe non sembrare particolarmente grave, ma lo diventa se il dettaglio da tener d'occhio è invece un cartello, un avviso ai conducenti o un'indicazione stradale.

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Se parli al cellulare, lo noti solo una volta su quattro. © Shutterstock

5. Accorgersi di un clown su un monociclo. E che importanza avrà mai... Eppure, se riesce a sfuggirci qualcosa di così evidente, si può ben immaginare il livello di attenzione in quel momento. In un eclatante esperimento sulla cecità da disattenzione si è misurata la capacità di alcuni volontari di accorgersi di un clown su un monociclo mentre parlavano al telefono, mentre conversavano "dal vivo" o ancora ascoltavano la musica. Se gli ultimi due gruppi si sono accorti del pagliaccio, chi era al cellulare l'ha notato soltanto nel 25% dei casi.

Emerge quindi chiaramente quanto la nostra capacità di essere "presenti" sia compromessa quando siamo al cellulare, a prescindere da dove si posa lo sguardo. Un motivo in più per imparare a farne a meno quando è più dannoso che utile.

11 ottobre 2017 Elisabetta Intini
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