Le bambine sono più sveglie dei maschi: non è un luogo comune ma il risultato di una ricerca scientifica che conferma come le ragazze riescano a raggiungere i propri obiettivi senza scontrarsi apertamente con le rivali. [Alessandro Bolla, 27 giugno 2008]
Un consolidato stereotipo prevede che i maschietti competano tra di loro, anche a suon di botte, per raggiungere un obiettivo, mentre le bimbe, più remissive, giocano con le bambole facendosi trascinare dagli eventi. Ebbene un recente studio condotto su ragazzi in età prescolare dimostra che le cose non stanno proprio così e che le ragazze, fin da piccolissime, sanno bene come ottenere ciò che vogliono, con un po’ di strategia e il sottile ricatto dell’esclusione sociale.
Joyce Benson dell’Emmanuel College di Boston ha diviso 87 scoleretti di 4 anni in gruppi di 3, tutti dello stesso sesso. Ogni trio ha ricevuto in regalo 1, 2 o 3 animali di pezza altamente desiderabili per i bambini.
I gruppi di maschi e femmine si sono comportati allo stesso modo quando sul piatto c’erano 2 o 3 pupazzi. Le cose sono cambiate quando tutto il terzetto doveva contendersi un unico pelouche. I maschi si sono dimostrati aggressivi nel chiedere il giocattolo ai compagni, arrivando a litigare tra loro strappandoselo di mano.
Gioco anch’io? No, tu no
Le bimbe invece hanno dimostrato la tendenza a punire l’amichetta che in quel momento aveva il pupazzo tra le mani, esclundendola dai loro giochi e arrivando a nascondersi da lei, isolandola.
Secondo Benson questo spiega, almeno in parte, le gelosie che le ragazze hanno nei confronti delle amiche, molto più marcate di quelle che si evidenziano tra maschi.
Secondo Melissa Emery dell’Università del New Mexico questo studio conferma come le ragazze siano più furbe e sottili dei maschi: evitano lo scontro diretto e si coalizzano per ottenere il risultatato.