Il cellulare dimezza la percezione di ciò che succede per strada: quando siete col telefonino all’orecchio potrebbe passarvi anche Naomi Campbell sotto il naso: probabilmente non ve ne accorgereste. Uno studio dimostra che non si vede nemmeno un clown che attraversa la strada su un monopattino.
Elisabetta Intini, 26 ottobre 2009
Non c’è niente da fare: quando parliamo al cellulare, è come se avessimo le fette di salame sugli occhi. Gli psicologi in termini più scientifici, la chiamano "cecità involontaria". In altre parole, è come se vedessimo quello che accade intorno a noi, senza però registrarlo veramente. A dimostrare il potere distraente del telefonino ci ha pensato uno studio statunitense riportato sul numero in uscita di Applied Cognitive Psychology.
Polentoni a zig zag. Un'equipe di ricercatori della Western Washington University ha studiato il comportamento di un gruppo di studenti del campus universitario in due diverse fasi. Nella prima parte dell’esperimento, gli scienziati hanno osservato i movimenti di circa 200 alunni impegnati in attività di vario tipo: alcuni camminavano da soli o conversando con un amico, altri ascoltavano la musica con le cuffie, altri ancora parlavano al cellulare.
Questi ultimi sostengono i ricercatori, avevano un’andatura più lenta rispetto ai compagni, e tendevano a camminare a zig zag.
Chi l'ha visto? In un secondo momento è entrato in scena un ragazzo in sella a un monociclo, con un nasone rosso da clown e un costume giallo e viola a pois. Per un’ora il pagliaccio ha pedalato tra gli studenti, passando davanti ai vari gruppetti. Alla domanda dei ricercatori se qualcuno avesse visto passare un clown sul monociclo, solo il 25% dei soggetti al cellulare ha risposto affermativamente (contro il 71% di chi chiacchierava con i compagni, il 61% di chi ascoltava la musica e il 51% di chi camminava da solo).
«Questa è la prova che persino durante un’azione elementare come camminare, conversare al cellulare fa crollare le prestazioni» ha detto Ira E. Hyman Jr, a capo dello studio. «Figuriamoci cosa accade durante compiti più complessi, come guidare un’automobile».
Studiare la distrazione da cellulare. Lo studio della Hyrman non è la prima ricerca che stabilisce che i cellulari hanno effetti deleteri sull'attenzione. Numerosi esperimenti con simulatori di guida hanno già dimostrato che l'attenzione diminuisce visibilmente.
Alcuni studi effettuati con strumenti di riconoscimento dei movimenti oculari hanno rilevato che chi parla al cellulare continua a guardare, ma il cervello non registra ciò che gli occhi vedono: le persone non si rendono conto di ciò che sta succedendo.
In ultima analisi, il nostro cervello "non vede" se non presta attenzione. Come si può sperimentare da soli con questo video sulla sicurezza stradale girato dall'associazione inglese dei ciclisti, basato proprio su uno dei primissimi esperimenti sull'attenzione alla guida mentre si parla al telefono.