di Silvia Ponzio
Yahoo è in cerca di riscatto. Prima il cambio della guardia ai vertici e adesso, com’era prevedibile, un ridimensionamento della forza lavoro. Un sacrificio necessario, spiega il CEO Scott Thompson, per rendere l’azienda più “snella e con maggiori profitti”.
"I tagli puntano a risparmiare 375 milioni di dollari all'anno"
Sacrificio necessario
Azione aggressiva - Yahoo lascia quindi a casa 2mila persone, in pratica il 14% dei suoi dipendenti, con l’obiettivo di risparmiare 375 milioni di dollari all’anno. Scott Thompson, nominato CEO lo scorso gennaio, rivela anche che Yahoo tornerà al suo core business «mettendo i consumatori e la pubblicità in prima fila» e che si muoverà «in modo aggressivo» intensificando gli sforzi sulle attività più redditizie e ridistribuendo le risorse dove le priorità lo richiedono.
Preda ambitissima - Gli ultimi anni per Yahoo sono stati difficili nel perenne tentativo di fronteggiare la concorrenza sempre più agguerrita di Google e Facebook. Senza contare l’attuale causa in corso intentata nelle scorse settimane contro il social network di Mark Zuckerberg reo, secondo Yahoo, di aver violato alcuni suoi brevetti. Sono anni, poi, che si vocifera di un’acquisizione di Yahoo da parte di qualche colosso del web: le sue partecipazioni in società asiatiche, quali Yahoo! Japan e Alibaba, infatti, fanno gola a molti. Microsoft nel 2008 aveva tentato di comprare Yahoo con un’allettante offerta di oltre 40 miliardi di dollari, ripetutamente rifiutata. Non ci resta che aspettare e vedere se la strada intrapresa da Scott Thompson porterà i frutti sperati.