Steve Jobs inaugurerà oggi l’annuale WWDC. Le novità riguardano soprattutto iCloud, Lion e iOS 5. Un menu strettamente a base di software salvo il tanto sperato “one more thing” dedicato all’iPhone, a questo punto qualsiasi iPhone. Intanto Amazon inserisce a catalogo iSteve la biografia ufficiale del boss di Apple.
“La novità più importante di oggi, salvo “one more thing” dell’ultimo minuto, è il servizio iCloud musicale”
Jobs sul palco - L’attesa è alta anche per Lion (ottava incarnazione di Mac OS X) e iOS 5 - la nuova versione del sistema operativo mobile per iPad, iPhone e iPod touch - ma la novità più interessante del Worldwide Developers Conference (WWDC), la conferenza mondiale degli sviluppatori Apple che apre oggi i battenti al Moscone center di San Francisco (ore 19 italiane) è sicuramente iCloud. Sappiamo tutti che si tratta di un pacchetto di servizi di cloud computing ma la verità è che fino all’ultimo saranno le ipotesi a tenere banco.
Cielo nuvoloso - iCloud, in ritardo sulla tabella di marcia, mira a contrastare i servizi cloud musicali di Google e Amazon già attivi negli Stati Uniti. Sappiamo che Apple ha stretto accordi con le principali major discografiche (Emi, Sony Music e Universal) e iCloud trasformerà iTunes in un dispensatore di note per i dispositivi che si collegano in rete: computer, smartphone e tablet. In pratica la musica è archiviata su hard disk virtuali sui server di Cupertino e consentirà di ascoltare musica in streaming ovunque ci si trovi senza la necessità di scaricare i file. E tutti sperano in un “one more thing” che annunci un iPhone, un qualsiasi iPhone anche il 4S.
Non solo musica? - C’è però chi sostiene che iCloud non sarà un servizio esclusivamente musicale, magari utile per archiviare anche altre tipologie di documenti, mentre altri ancora ritengono che Cupertino stia pensando anche a una sorta di cloud computing privato tramite Time Capsule, un’unità backup dotata di un chip Apple A4 o A5 e il sistema operativo iOS che permette agli utenti di archiviare i file e documenti e di accedervi dai vari dispositivi portatili. Una sorta di cloud “fai da te”, insomma. Staremo a vedere.