Economia

Sanpellegrino, l'acqua che fa bene alle famiglie e che rispetta l'ambiente

Il Gruppo Sanpellegrino si impegna per diffondere la cultura del rispetto e della sostenibilità ambientale, valorizzando e proteggendo i territori da dove sgorgano le sorgenti e promuovendo la "cultura dell'idratazione". Una politica aziendale orientata alla creazione di valore condiviso, con piani industriali e investimenti di oltre 100 milioni di euro sul territorio.

[Contenuto a cura del Gruppo Sanpellegrino]

Cosa sarebbe il mondo senz'acqua? Difficile immaginare la nostra Terra, il pianeta azzurro, senza oceani, laghi e fiumi e senza le acque dolci sotterranee. Un bene prezioso che va difeso e protetto perché garantisce la vita su questo pianeta sia delle specie animali che vegetali. Lo sa bene il Gruppo Sanpellegrino, azienda di riferimento in Italia nel settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche, che ha recentemente pubblicato il primo Rapporto sulla creazione di valore condiviso, che illustra l’impegno dell’azienda per la cura della risorsa acqua.


Il documento fotografa l’impegno aziendale in quest’ambito: dalle strategie tese alla riduzione dell’impatto ambientale, alla valorizzazione dei territori e delle comunità in cui opera, fino alle azioni di sensibilizzazione per contribuire alla crescita di generazioni più sane grazie alla diffusione della “cultura dell’idratazione”. Bere la giusta quantità di acqua ogni giorno è infatti fondamentale per stare bene sia durante lo sviluppo e la crescita, sia da adulti. Diffondere questo messaggio soprattutto tra i bambini e genitori è diventata una delle mission per il Gruppo, in particolare per Nestlé Vera, il brand più vicino alle famiglie. Educare i bambini fin dalla prima infanzia a bere con regolarità per diventare adulti sani e consapevoli è importante perché le buone abitudini si imparano fin da piccoli.

L’attenzione del Gruppo verso famiglie e bambini è dimostrata anche dai progetti messi in campo per educare le future generazioni al rispetto verso l’ambiente. Creare valore condiviso significa infatti impegnarsi per preservare le risorse del nostro pianeta. Uno degli obiettivi del Gruppo è quello di raggiungere “l’impatto zero” delle proprie attività. In quest’ottica, la “Smart Factory” di Nestlé Vera a Castrocielo (FR), inaugurata nel 2016 rappresenta un vero e proprio “fiore all’occhiello”.

Il nuovo stabilimento, è alimentato interamente con energie rinnovabili e con una emissione di CO2 pari allo zero. Tutti gli scarti realizzati durante la produzione vengono differenziati e avviati al riciclo. Realizzata nell’area della sorgente “Naturae”, insieme agli stabilimenti di San Giorgio in Bosco (PD) e Santo Stefano Quisquina (AG), la “smart factory” rappresenta la concretizzazione dell’approccio multifonte del brand: ovvero avvicinare il luogo di imbottigliamento a quello di consumo per ridurre l’impatto ambientale.

Negli ultimi anni il Gruppo Sanpellegrino si è impegnato a diventare più sostenibile anche “in movimento”: dal 2012 infatti ha ridotto del 14,8% la quantità di anidride carbonica emessa per ogni litro d’acqua trasportata: oltre il 41% dell’acqua imbottigliata dal Gruppo viaggia su rotaia, rimorchi ultraleggeri o su mezzi innovativi alimentati a LNG (Gas Naturale Liquefatto) con una capacità inquinante 11 volte inferiore rispetto ai più moderni veicoli per il trasporto merci.

Anche il packaging è stato soggetto ad innovazione negli anni per permettere al Gruppo di risparmiare più di 6.000 tonnellate di PET, attraverso il processo di sgrammatura, e introdurre al suo posto materiali più sostenibili. Un esempio lo troviamo nella bottiglia di Levissima “LaLitro”, la quale è per il 30% prodotta con materie prime di origine vegetale.

Un altro driver della politica aziendale di Sanpellegrino orientata nella creazione di valore condiviso è il coinvolgimento delle comunità locali per la valorizzazione dei territori, la gestione sostenibile delle risorse naturali e la promozione economica e turistica delle località.


Esempi di progetti di eccellenza sono: la salvaguardia dell’area faunistico venatoria per l’incremento della fauna selvatica nei pressi della tenuta in cui sgorga Acqua Panna (Scarperia, in provincia di Firenze) e la S.Pellegrino Flagship Factory che darà un nuovo volto allo storico stabilimento di San Pellegrino Terme (BG). Grazie al restyling progettato dal noto architetto Bjarke Ingels lo stabilimento si trasformerà in un’opera di design che valorizzi il territorio e migliori la qualità del lavoro. Un luogo altamente tecnologico ed innovativo, aperto al pubblico che saprà raccontare l’essenza e le origini del marchio “S.Pellegrino”, simbolo dell’eccellenza del Made In Italy in tutto il mondo. Questo enorme progetto, da 90 milioni di euro, crea i presupposti per la valorizzare la vocazione turistica della Valle Brembana in cui sorge.

Lo stabilimento genererà valore attraendo turisti da tutto il mondo e continuando a creare occupazione e valore per le comunità locali: quasi il 70% dei 1.531 dipendenti lavora sul territorio ed è residente a meno di 10 km dai siti produttivi. Questo comporta una ridistribuzione di valore legata all’occupazione diretta sul territorio di oltre 64 milioni di euro, con un indotto locale diretto che supera i 95 milioni di euro. Nel corso del 2016, il Gruppo Sanpellegrino ha, infatti, generato un valore economico (occupazione diretta + indotto locale diretto) pari a 161 milioni di euro nei territori dove sono presenti le fonti, cifra alla quale si aggiungono 4,4 milioni di euro relativi a tasse e concessioni di emungimento.

In conclusione, il Gruppo con la pubblicazione del suo primo Report sulla creazione di valore condiviso vuole aggiungere un tassello al proprio percorso in un’ottica di sempre maggiore condivisione, non solo dei traguardi raggiunti ma soprattutto degli obiettivi per il futuro tra innovazione e centralità del consumatore.


Scopri di più su www.sanpellegrino-corporate.it.

15 novembre 2017
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