Da un’e-mail “riservata” è trapelato che Samsung ha intenzione d’abbandonare la produzione di netbook entro la primavera 2012, per dedicarsi esclusivamente a tablet e ultrabook: è forse l’inizio della fine di un’era?
I tablet sono ormai un’importante realtà dell’informatica e, come vi abbiamo mostrato la scorsa settimana, uno dei marchi che sta riscuotendo più successo nel settore è Samsung. Si tratta di dispositivi che hanno alcuni limiti “strutturali” che impediscono loro di rimpiazzare completamente i laptop, ma non i più recenti netbook, che di fatto dispongono in più soltanto di una tastiera.
Nell’ultimo anno, i portatili più piccoli hanno seguito il percorso inverso dei rivali tablet: man mano che questi guadagnavano quote di mercato, quelli diventavano sempre meno interessanti. Era, quindi, evidente che fosse solo questione di tempo e, prima o poi, i principali produttori si sarebbero adeguati alla tendenza, sacrificando le linee meno richieste. Per essere precisi, la prima azienda che ha capito tutto questo è stata Asus, che ha voluto conservare la sigla EEE tanto per i netbook quanto per i tablet, ponendoli di fatto nello stesso segmento.
Per tornare a Samsung, stando a quanto è emerso da uno scambio epistolare tra alcuni suoi dirigenti, la casa coreana starebbe pianificando di smettere di produrre netbook entro il primo quarto del 2012. Parallelamente, amplierà sia la gamma dei tablet che, soprattutto, quella dei cosiddetti ultrabook - ovvero quei portatili ultrasottili ed ultraperformanti con display di dimensioni intermedie - cavalcando l’onda del successo degli ultimi MacBook Air.
Ovviamente, non è da escludere la nascita di ultrabook entry level, non particolarmente costosi e dalle prestazioni più contenute, ma questi non sarebbero molto diversi dai vecchi netbook.
È da record il tempo di permanenza sul mercato di questa tipologia di computer, visto che in un paio d’anni i netbook sono nati, cresciuti, morti e (quasi) sepolti: questa è l’ennesima prova che oggi il progresso tecnologico ha proprio un ritmo forsennato.