Economia

Quanto ci costa l'inquinamento atmosferico?

Tra 270 e 430 miliardi di euro, ossia il 2-3 per cento del PIL dell'intera Unione Europea: è il costo ambientale e sanitario dell'inquinamento atmosferico.

Quanto ci costa in termini economici l'inquinamento atmosferico prodotto dalle attività umane? Uno studio dell'Agenzia europea dell'ambiente (EEA) stima che, sulla base dei dati di emissione raccolti dall'European Pollutant Release and Transfer Register (E-PRTR), i costi sociali dell'inquinamento atmosferico sono ancora estremamente elevati nonostante gli sforzi fatti per abbassare le emissioni. In totale si stima che l'inquinamento atmosferico e i gas serra emessi dai grandi siti industriali in Europa siano costati alla società tra 277 e 433 miliardi di euro. Ciò equivale a circa il 2-3 per cento del PIL dell'Unione Europea, ed è superiore al PIL 2017 (l'anno considerato dallo studio) di molti singoli Stati membri.

Quel che risulta molto particolare è il fatto che il numero delle strutture più inquinanti, che causano i maggiori costi economici, è relativamente ridotto: solo 211 siti industriali, degli 11.655 inclusi nel rapporto E-PRTR 2017, hanno causato il 50 per cento dei costi legati ai danni relativi ai principali inquinanti atmosferici e gas a effetto serra. Gli inquinanti provengono soprattutto da Germania, Regno Unito, Polonia, Spagna e Italia. I principali inquinanti atmosferici esaminati comprendono il particolato (PM2,5, PM10), l'anidride solforosa (SO2), l'ammoniaca (NH3), gli ossidi di azoto (NOX) e i composti organici volatili non metanici (COVNM). I metalli pesanti coperti includono arsenico, cadmio, cromo VI, piombo, mercurio e nichel. Gli inquinanti organici studiati includono butadiene, benzene, formaldeide, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), diossine e furani. I gas serra (GHG) valutati sono anidride carbonica, metano e protossido di azoto.

Per approfondire: INEMAR (INventario EMissioni ARia), il database italiano delle emissioni utilizzato da sette regioni e due province autonome

Il peggio è legato al carbone. Le centrali termoelettriche, per lo più alimentate a carbone, causano i maggiori problemi alla salute delle persone e all'ambiente: 24 delle 30 strutture più inquinanti sono proprio centrali termoelettriche, con quindici situate nell'Europa occidentale e settentrionale (sette in Germania) e altre nove nell'est e nel sud-Europa orientale. Mentre la centrale elettrica più inquinante è in Polonia, quattro delle prime cinque sono in Germania; in Italia abbiamo almeno un paio di grandi emettitori di inquinanti che, sempre nel 2017, hanno causato danni valutabili in 800 milioni di dollari. L'analisi dell'EEA tiene conto delle quantità e della diffusione dei diversi inquinanti dalle loro fonti industriali, degli effetti sulla salute delle persone, degli ecosistemi, del clima e dell'agricoltura.

Come si diffondono. Parlando di persone, alcuni inquinanti colpiscono direttamente per inalazione, e coloro che vivono in grandi città o regioni industriali "sperimentano" in genere più inquinamento rispetto agli abitanti di comunità rurali. Per altri inquinanti, come i metalli pesanti, il percorso è più complesso.

Può avvenire per inalazione, ma anche attraverso il consumo di cibi e bevande contaminati. Oltre alle persone, l'inquinamento atmosferico danneggia anche piante e animali, alterando i cicli riproduttivi e, in ultima analisi, la biodiversità.

13 ottobre 2021 Luigi Bignami
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