Economia

Quando sono state inventate le monete?

Sono stati i Sumeri a escogitare un sistema di calcolo alternativo al baratto. A loro va dunque il merito di avere ancorato a valori costanti i calcoli per gli scambi commerciali e, in seguito, di aver pensato all’oro e all’argento come unità di riferimento. Nella prima metà del VII secolo a. C. nacquero i globi di metallo prezioso, usati solo fra privati: i mercanti vi apponevano il loro sigillo col quale garantivano che il peso del pezzo era esatto e la lega buona. Successivamente, subentrò lo Stato quale “garante” nonché emittente della moneta. Secondo alcuni studiosi i primi a battere moneta furono i re macedoni, per altri i re della Lidia: le ipotesi sono diverse.
(Ribellatevi alle banche! L'intervista di Focus a Noam Chomsky)

Note di credito
Le banconote, invece, comparvero solo alla fine del Medioevo. E nacquero perché alcuni governi si offrirono di tenere al sicuro, nei propri depositi, l’oro e altri preziosi degli ebrei perseguitati nei Paesi d’origine, e rilasciarono in cambio un certificato nominativo o al portatore. Questi certificati potevano essere “girati”come pagamento ad altri commercianti che avevano il diritto di riscuoterli. Le banconote simili alle nostre arrivarono più tardi, quando questi certificati, o note di credito, cominciarono a essere emessi senza l’indicazione del beneficiario.
(Multimedia: come funziona il registratore di cassa)

E poi?
I depositi bancari c’erano già nell’antica Grecia quando i cittadini affidavano i loro averi ai sacerdoti per conservarli. In seguito il compito di tenere al sicuro e prestare il denaro venne assunto da cittadini privati di comprovata onestà che si occuparono anche di cambiare le monete provenienti da Paesi stranieri. Già fra gli antichi Romani l’uso di depositare i propri capitali, in cambio di interessi, era ampiamente diffuso. In età imperiale la professione di banchiere era formalmente riconosciuta e rispettata. Alcuni studiosi dicono che l’assegno potrebbe averlo “inventato” un mercante italiano del XIV secolo, Francesco di Marco Datini, e che ne facesse larghissimo uso. Antesignani dell’assegno erano le lettere di cambio, che permettevano al possessore di ricevere, presso una banca designata sulla lettera, l’equivalente della somma indicata. La carta di credito, infine, fu creata nel 1949 dall’americano Frank McNamara che fondò il Diners Club e distribuì ai soci 200 tesserine plastificate che potevano essere usate come denaro in una quarantina di ristoranti. La prima carta di credito bancaria arrivò due anni più tardi: la emise la Franklin National Bank di New York. Nel 1958, nacque l’American Express.
(Si può scrivere sui soldi? Chi ha inventato il simbolo dell'euro? Queste e altre domande e risposte sull'economia)

28 febbraio 2012
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