I diamanti sono tra le gemme più rare e per questo il loro costo può essere molto alto, fino a 52 mila euro a carato. Per ottenere un diamante di un carato di buona qualità (cioè incolore e privo di tracce di carbonio cristallizzato) potrebbe infatti essere necessario estrarre e lavorare 250 tonnellate di kimberlite, la roccia all'interno della quale è più facile trovarli in natura. Il valore di ogni gemma è determinato da quattro parametri: peso (espresso in carati: un carato è pari a 200 milligrammi), colore, purezza e taglio. I primi tre dipendono dalla natura della pietra, l'ultimo dall'intervento dell'uomo. Un diamante di buona qualità deve infatti avere anche un buon taglio che ne esalti la lucentezza e gli consenta di sprigionare la massima quantità di luce.
In passato i diamanti erano considerati simboli di ricchezza e distinzione, tanto che a partire dal Medioevo i sovrani di tutto il mondo hanno cercato di accaparrarsene il maggior numero possibile. Alcuni di essi sono diventati famosi: Hope, diamante azzurro proveniente dall'India, si diceva fosse portatore di disgrazie, mentre Kho-I-Noor (montagna di luce), anch'esso indiano, secondo la leggenda sarebbe appartenuto a un idolo prima di essere rubato durante un saccheggio. Il diamante più grande finora trovato è il Cullinan: il peso grezzo era di 3106 carati.