Il colosso di Redmond perde la causa contro una società canadese per la violazione di un brevetto di Word. La Corte Suprema la condanna a un risarcimento di 290 milioni di dollari. E intanto assolda l’hacker 14enne che aveva bucato Call of Duty.
“I giudici della Corte Suprema confermano il verdetto emesso dal tribunale del riappello”
Evidenza della prova - La Corte Suprema degli Stati Uniti dà ragione alla i4i e Microsoft è costretta a un risarcimento 290 milioni di dollari per la violazione di alcuni brevetti di Word. La battaglia legale tra la piccola azienda di Toronto e il colosso di Redmond era iniziata nel 2007 quando i4i aveva citato in giudizio Microsoft per l’uso non autorizzato di alcuni brevetti relativi alla tecnologia Custom XML nelle versioni 2003 e 2007 di Word. Gli otto giudici del tribunale di ultima istanza degli Stati Uniti confermano, e all’unanimità, il verdetto già emesso dalla corte d’appello. Microsoft contestava gli attuali standard di prova nelle cause di brevetto che non tengono conto delle reali caratteristiche del mercato hi-tech.
Giovane hacker - Intanto Microsoft ha deciso di assoldare il quattordicenne di Dublino che era riuscito a violare la piattaforma Xbox Live per diffondere un falso allarme phishing tra i giocatori di Call of Duty: Modern Warfare 2. A quanto pare esistono solo due strade possibili quando si tratta di hacker: o li fronteggi, com’è stato il caso di Sony e della PlayStation Network (e sappiamo tutti com’è andata)… oppure li assumi e sfrutti le loro capacità. (pp)
Silvia Ponzio