di Peppe Croce
Microsoft torna, per l'ennesima volta, nel mirino dell'antitrust. E ci torna sempre per lo stesso motivo: ha tentato di imporre il proprio browser web insieme al proprio sistema operativo.
"Microsoft perde il pelo ma non il vizio e fa sempre lo stesso errore"
Di nuovo tu! -
produttori concorrenti di browser
Le nuove accuse - A lanciare la nuova sfida contro Microsoft è stato il Commissario europeo alla Concorrenza, Jaoquin Almunia, che non ha gradito l'ennesimo tentativo dell'azienda di favorire il proprio browser anche sul sistema operativo Windows 7. Al termine dell'installazione di Seven, infatti, compare una finestra di scelta che permette di scaricare altri browser concorrenti, ma quello della casa è sempre incluso nel pacchetto. A ben guardare, quindi, il problema è sempre lo stesso e Microsoft compie sempre lo stesso "errore".
E poi le scuse - Tanto che è molto difficile prendere per buone le scuse ufficiali di Redmond, pubblicate subito dopo la diffusione della notizia del nuovo procedimento antitrust in Europa. Microsoft, in una nota ufficiale, parla di "problemi ed errori tecnici" che le hanno impedito di rispettare gli impegni presi con l'Ue. E poi annuncia: "Ci scusiamo per questo, abbiamo già preso misure per porvi rimedio". Che sia la volta buona, in attesa dell'uscita di Windows 8, che Microsoft impari la lezione?