La scienza affronta un misterioso problema, tipico dei maschi: perché la vista di un bikini li spinge a comportamenti compulsivi? Finalmente, ecco la risposta! (11 giugno 2008)
Tutte quelle cose stupide che i maschi fanno dopo avere adocchiato una bellezza in bikini sarebbero la banale compensazione del desiderio sessuale insoddisfatto... Perciò, signori uomini, attenzione: perché l'arrivo dell'estate e del suo carico di bikini e fanciulle discinte può mettere a serio rischio la vostra linea (con grandi abbuffate) e un po' anche il vostro conto in banca (con acquisti sconsiderati). Sono queste le conclusioni dello studio di Bram Van Den Bergh, giovane psicologo dell'Università Cattolica di Leuven (Belgio), e del suo staff: gli scienziati hanno preso un gruppo di volontari e li hanno sottoposti a una serie di impegnative prove. Per esempio, hanno fatto vedere (e toccare) loro della biancheria intima. Risultato: dopo l'esposizione a reggiseni e mutandine i partecipanti al test si sono dimostrati molto più interessati alla ricerca di una gratificazione immediata che al loro futuro. Secondo i ricercatori, questo accade perché il nostro cervello dispone di un unico centro per il controllo degli "appetiti", e ciò mette sullo stesso piano lo stimolo sessuale e, per esempio, l'odore del pane appena sfornato. Entrambi inducono il desiderio di ottenere una soddisfazione immediata, sia essa una michetta fragrante, un bicchiere di vino o due chiacchere con una bella ragazza. Da qui la conclusione di Van Den Bergh: il desiderio sessuale non soddisfatto provocato dalla "lingerie" stimola nel maschio un bisogno di compensazione legato a un ancestrale istinto di sopravvivenza. Ma se mangiare, per esempio, soddisfa questa ipotesi (perché nel nostro remoto passato aumentava le possibilità di riprodursi) come la mettiamo con gli acquisti sconsiderati?