di Peppe Croce
Le azioni di Facebook sono in caduta libera a Wall Street e molti credono che il re dei social dovrebbe fare un passo indietro e lasciare la gestione della sua azienda a mani più esperte.
"Apple, Google e Microsoft sono tre precedenti da tenere in mente prima di decidere"
Addio Zuck? -
minaccia di scendere fino a 10 dollari
Mashable ha messo insieme tre precedenti illustri
Il caso Jobs - Il precedente più famoso è di certo quello di Steve Jobs. Il fondatore di Apple fu invitato ad andar via nel 1985, per poi tornare trionfalmente al comando nel 1997. Nel frattempo, però, aveva fondato NeXT. Cioè il produttore di workstation grafiche 3D che permise la rivoluzione cinematografica della Pixar. E, in effetti, Jobs rientrò in Apple proprio perché Apple comprò NeXT: aveva dimostrato alla sua ex azienda cosa avrebbe voluto fare, tanto da costringerla a tornare indietro. Oggi migliaia di ragazzini nel mondo vanno in giro con la sua faccia stampata sulla maglietta e i suoi cellulari in tasca. E si indebitano volentieri per farlo, mentre i genitori stanno a guardare contenti.
Il caso Page&Brin - Il secondo precedente è molto meno romantico e molto più concreto: nel 2001 Larry Page e Sargey Brin - poco più che vent'enni - diedero in mano la loro creatura Google a Eric Schmidt che, da start-up divenne il colosso tecnologico, economico e finanziario che conosciamo oggi. Una mossa azzeccatissima quella di affidare una compagnia giovane a un mentore anziano con le spalle grandi e tanta esperienza. Una mossa che ha permesso dieci anni dopo, nel 2011, a Page e Brin di tornarare al comando con l'esperienza che serve a guidare un gigante di questo calibro.
Il caso Gates - Terzo e ultimo esempio che Mark Zuckemberg dovrebbe studiare, e forse seguire, è quello di Bill Gates, fondatore di Microsoft. Gates, nel 2000, cedette il comando dell'azienda all'amico di sempre Steve Ballmer mantenendo il ruolo di capo architetto software. Questa mossa forse non ha fatto molto bene a Microsoft, ma ha fatto benissimo a Gates che, da antipatico e agguerrito leader di una compagnia sempre in contrasto con gli antitrust di mezzo mondo, è diventato un sorridente filatropo e ha potuto mettere in piedi con la moglie una fondazione di beneficienza che, oggi, invece di pensare al software finanzia studi di frontiera sui gabinetti ecologici. (sp)