di Luigi Teodonio
La settimana che sta per concludersi è stata, per tutti i dipendenti di Color Labs, a dir poco movimentata. Prima le voci della chiusura a brevissimo termine dell'azienda, poi la smentita e quindi la notizia della cessione a Apple per cifre non meglio specificate. Ma cosa sta accadendo davvero alla "colorata" startup californiana?
"I dipendenti di Color non gradiscono più
gli atteggiamenti del fondatore
Bill Nguyen"
Sì, no, forse, può darsi
Color Labs, startup californiana creatrice dell’app Color for Facebook
All Things Digital
Confusione - Apple, infatti, non avrebbe acquistato l’intera azienda, ma solo il team di ingegneri che sviluppa l'applicazione per smartphone e tablet. Una ventina di persone in tutta. E il costo totale della trattativa non sarebbe di svariate decine di milioni di dollari ma, stando sempre alle fonti di AllThingsD, di una cifra che oscilla tra i 2 e i 5 milioni di dollari. Così Color Labs resta ancora in piedi con le sue proprietà intellettuali, il suo nome e i suoi conti malandati. Nonostante gli oltre 20 milioni di dollari ancora nelle casse. Ma, sostanzialmente, si tratta ormai di una struttura svuotata, senza più il contenuto e il know-how ingegneristico che l’avevano contraddistinta.
Situazione insostenibile - La situazione in Color Labs, sempre secondo le stesse fonti, si starebbe facendo sempre più insostenibile. Molti non sopportano più i metodi del fondatore Bill Nguyen, più interessato, pare, alle lezioni di sci dei figli piuttosto che al destino della sua azienda. Fatto non secondario, pare che queste lezioni siano state pagate proprio con i soldi della società. Il futuro del team ingegneristico appena acquistato da Apple, invece, sembra essere indirizzato verso il cloud: dovrebbero, infatti, occuparsi di sviluppare nuove applicazioni legate al mondo della nuvola. Di certo non saranno impiegati per sviluppare applicazioni Android che permettono la condivisione live online di video girati con lo smartphone. (sp)
Chi è Color Labs?