di Luca Busani
Amazon ha studiato una strategia per lanciare la sua sfida ad Apple: vuole diventare la più valida alternativa a Cupertino puntando all’esatto contrario, ossia proponendo tanti prodotti low cost che garantiscano profitti a lungo termine.
"Amazon è più lungimirante di Apple e punta su profitti a lungo termine"
Tutto in una volta - La presentazione organizzata la scorsa settimana da Amazon ha messo in luce alcune differenze sostanziali tra l'azienda di commercio elettronico di Seattle e il colosso della mela morsicata. La prima, nonché la più evidente, riguarda il numero di dispositivi presentati. Apple non si sarebbero mai sognata di mostrare al pubblico in un unico evento una mezza dozzina di prodotti nuovi per tutte le tasche, mentre Amazon non ci ha pensato due volte e ha calato tutti gli assi in un colpo solo.
Tanta qualità a prezzi contenuti - La nuova gamma di dispositivi Amazon va dai 69 dollari (79 euro) del più economico e-reader Kindle ai 499 del tablet Kindle HD con connessione 4G. Nonostante prezzi così variegati, si tratta comunque di prodotti di qualità - dal primo all’ultimo - sviluppati con la diretta collaborazione dell’azienda americana, che ben conosce l’importanza dell’affidabilità, sia per contenere i costi dell’assistenza post-vendita, sia per garantirsi la fedeltà dei propri clienti. Questo, ovviamente, va a scapito dell’innovazione tecnologica.
Vendere più contenuti - Un’altra grande differenza tra Amazon ed Apple è il prezzo di vendita: è vero, il Kindle HD “full optional” costa quasi quanto il nuovo iPad, ma bisogna ricordare che tutti i dispositivi Amazon vengono sempre venduti con margini di profitto bassissimi, per non dire quasi nulli. Questo avviene perché Amazon, come ha ribadito lo stesso CEO Jeff Bezos, non vende gadget ma servizi e distribuire tante unità porta inevitabilmente a scaricare più contenuti. Il guadagno è così garantito, anche se i risultati si vedono solo sulla lunga distanza.
Prospettive e competenze - A proposito di prospettive, chi più di Amazon può guardare al futuro in modo ottimistico? In un ventennio di onorata carriera, l’azienda è nata, cresciuta e diventata il gigante delle vendite online che è adesso. E pensare che era partita come una semplice libreria via Internet, poi si è allargata alla vendita di altri beni fisici e, infine, è approdata ai contenuti digitali. È, inoltre, facile immaginare che la sua espansione non sia destinata a finire qui, perché Amazon ha dalla sua un know-how impressionante in materia di pagamenti online e distribuzioni su larga scala.
Più indiscrezioni per tutti - Amazon adotta anche strategie di marketing diametralmente opposte a quelle di Apple. Mentre l'azienda di Cupertino tiene il massimo riserbo su tutto - nome compreso - fino all’ultimo istante, l’altra preferisce attirare l’attenzione dei media con comunicati stampa mirati e indiscrezioni ufficiali ben calibrate. Giusto una settimana prima dell’evento di giovedì scorso, per esempio, è arrivato l’annuncio che erano state esaurite le scorte di Kindle Fire nei magazzini, lasciando intuire che la seconda generazione del tablet fosse ormai alle porte.
C’è posto per tutti - Si tratta di strade completamente diverse che, però, possono portare entrambe al successo: il moderno mercato hi-tech globale, fortunatamente per Apple e Amazon, è sufficientemente ampio per ospitare loro, insieme a Google, a Samsung e ad altre concorrenti. Chi delle due si arricchirà di più alla fine? Difficile a dirsi, almeno per ora, ma certo è che la guerra - commerciale, s’intende - è destinata a continuare ancora a lungo. (sp)