di Luca Busani
Google, Microsoft, Apple ed Amazon affilano le armi e sono pronte buttarsi a capofitto nel nascente business della AR (Augmented Reality) con una serie di applicazioni e servizi. E poi non dire che non ti avevamo avvisato.
“Google, Microsoft, Apple ed Amazon: chi vincerà la sfida della realtà aumentata?”
Google aumenta il ritmo - Il colosso di Mountain View, dopo aver introdotto la nuova modalità di visualizzazione isometrica in Google Earth e Google Maps, ha deciso di migliorare l’esperienza delle sue mappe tramite il nuovo motore grafico WebGL. Chi ha un computer particolarmente datato o una scheda grafica poco performante, purtroppo, non avrà notato alcuna differenza: tutti gli altri, invece, adesso possono muoversi liberamente all’interno delle mappe e inoltre, impostando un percorso, veder spuntare un apposito tasto che permette di simulare l’intero viaggio. E non è tutto: dopo le strade, Google sta riprendendo anche gli interni degli edifici e, quando l’opera sarà completata, potrà ricostruire in 3D tutto il pianeta “calpestabile”.
Microsoft fa Bing - Anche Microsoft si sta muovendo nella stessa direzione e vorrebbe trasformare il “giovane” Bing Maps nel maggior concorrente dei servizi offerti da Google, partendo proprio dalle planimetrie di luoghi pubblici e centri commerciali.
Shopping aumentato - Amazon sa bene che non potrà mai competere con colossi come Google e Microsoft, così ha deciso di puntare su quello che sa fare meglio: vendere online. E cosa c’è di meglio di un’applicazione gratuita - da installare sul telefonino - che ti permette di identificare qualsiasi prodotto e di trovare in rete l’offerta migliore per poterlo acquistare? Il programma si chiama Flow ed è già disponibile sull’App Store americano, qualora fossi interessato a provarlo. Non farà di certo la felicità dei piccoli negozianti, ma l’idea di fare shopping ai prezzi più vantaggiosi alletterà sicuramente i consumatori. Non dimentichiamo, poi, che Amazon ha da poco rilevato un’azienda che sviluppa sistemi di riconoscimento vocale, quindi un nuovo Siri potrebbe essere dietro l’angolo.
Apple che fa? - L’azienda di Cupertino, grazie a Siri, ha ribadito la sua supremazia nel settore degli smartphone e tablet ma, a ben guardare, non è tutta farina del suo sacco. Il suo assistente vocale si appoggia proprio su Google per effettuare le ricerche sul Web, così come l’app iOS “Mappe” si rivolge alle Google Maps in caso di necessità. Apple, però, sta cercando di diventare autonoma e indipendente e, proprio in quest’ottica, ha acquisito lo scorso novembre C3 Technologies, un'azienda specializzata nello sviluppo di modelli stradali tridimensionali.
Realtà alle porte - Tutte queste novità hanno un denominatore comune: chi vorrà sperimentarle dovrà possedere uno smartphone di ultima generazione, questo è certo. Pertanto, sarà la telefonia mobile a fare da traino alle tecnologie di realtà aumentata, e chissà fino a che punto potranno spingersi nei prossimi mesi, quando potranno far affidamento su dispositivi avveniristici del calibro del Samsung Galaxy S3 e dell’iPhone 5. (sp)
iPhone: il meglio per la realtà aumentata