di Luca Busani
ICOA non è una catena di negozi d’arredamento, ma un provider con un’ampia rete di hotspot Wi-Fi. Google ha deciso di acquistare l’azienda per 400 milioni di dollari, ma la notizia è stata subito smentita dagli interessati. Cosa c’è sotto?
"Sembra che Google voglia inaugurare
ICOA, chi è costui - Il nome potrebbe trarre in inganno i lettori meno attenti, ma in realtà ICOA non ha nulla a che vedere con gli oggetti per la casa: si tratta, infatti, di un provider americano di servizi Internet, che vanta un numero notevole di hotspot pubblici, disseminati in tutto il territorio nazionale. Fino alla scorsa settimana nessuno - o quasi - conosceva il suo nome al di fuori degli Stati Uniti, mentre adesso è sulla bocca di tutti, perché Google avrebbe offerto quasi mezzo miliardo di dollari per comprarlo.
un nuovo servizio insieme a Dish"
Contrordine, non è successo nulla - Giusto per essere precisi, ieri per qualche ora ICOA è diventato di proprietà di Google, almeno stando a quanto sosteneva un giornalista sul sito PRWeb.com, poi sono arrivate le smentite - sia da un lato che dall’altro - e alla fine della giornata sembrava che il gigante di Mountain View non avesse fatto neppure una proposta per l’acquisizione dell’azienda. C’è stato un ripensamento improvviso, una grande montatura oppure, come spesso accade, la verità - come la virtù - sta nel mezzo?
La scommessa di Ingress - Per comprendere meglio la vicenda, bisogna fare un passo indietro e analizzare le motivazioni che potrebbero spingere Google a fare un’offerta così sostanziosa per rilevare un’azienda leader in un settore che - almeno apparentemente - non le compete. Innanzitutto, dietro a questa decisione potrebbe esserci il misterioso videogame Ingress che, attraverso un uso massiccio della realtà aumentata, potrebbe consentire al colosso di Mountain View di raccogliere una miriade di dati sensibili e, al tempo stesso, di vendere tantissima pubblicità.
Il progetto insieme a Dish - Ingress incita i giocatori a vagare per il mondo e a non rimanere chiusi in casa, per scoprire quanti più dettagli possibili e, così, chi lo utilizzerà gradirà moltissimo una copertura Wi-Fi capillare, che gli permetterà di giocare sempre e dovunque, senza spendere neppure un centesimo. Non solo: l’acquisizione di ICOA potrebbe rientrare nell’ambizioso progetto di Google di unire i propri sforzi con Dish - la popolare piattaforma satellitare d’intrattenimento televisivo - e creare un nuovo operatore mobile, basato proprio su questa infrastruttura wireless.
Un’offerta? Magari... - Il CEO di ICOA, Erwin Vahlsing Jr., ha smentito categoricamente la notizia e ha aggiunto di voler denunciare il fatto alle autorità competenti, per proteggere soprattutto gli investitori da eventuali speculazioni. Il dirigente statunitense non chiude, però, le porte a Google e, anzi, si dichiara lusingato da queste “dicerie”. Che sia tutta una congettura, architettata ad arte per attrarre una ghiotta offerta del gigante di Mountain View? (sp)