L'acquisto di Motorola da parte di Google sta scombussolando gli assetti del mercato mobile. Le previsioni di solo qualche mese di Gartner, e altre società di analisi, vanno rivisti alla luce delle ultime novità.
“L'acquisto di Motorola da parte di Google scatenerà delle reazioni a catena sul mercato”
Work in progress - Il trentesimo anniversario del primo telefono cellulare commerciale - guarda caso un Motorola - sarà festeggiato tra due anni, e l'acquisto di Motorola da parte di Google ha scombussolato le stime del mercato che sembravano abbastanza “solide” fino a qualche mese fa. Ricordate le previsioni elaborate da Gartner fino al 2015? Bene, la mossa di BigG ha cambiato le carte in tavola scatenando, con tutta probabilità, una sorta di reazione a catena che stravolgerà il mercato.
Vecchie previsioni - Gartner prevedeva la conquista del “mondo mobile” da parte di Android entro la fine del 2012 con quasi il 50% del mercato, mentre Microsoft scalerà rapidamente la classifica grazie al matrimonio con Nokia portando la quota di Windows Phone 7 al 4,2% nel 2010, al 10,8% entro il 2012 fino a raggiungere il 19,5% nel 2015. Apple sarà terzo con circa il 17 per cento di share. BlackBerry , invece, è destinato a un lento declino, scendendo all'11,1% nel 2015, mentre HP farà parte della voce “altri sistemi operativi” con solo il 3,3 per cento.
Guerra dei brevetti - Dopo la mossa di Google, tutti si aspettano delle contromosse dagli avversari più diretti: Apple e Microsoft. Subito dopo la notizia dell'acquisto di Motorola, Samsung, Sony Ericsson, HTC e LG hanno lodato l'impegno di Google di “difendere Android” e BigG ha dichiarato che “andava fatto” vista la minaccia “ostile e organizzata” di Apple, Microsoft e in parte Oracle (per la questione dei brevetti).
Tre grandi player - Analizzando il mercato all'indomani dei recenti avvenimenti, si nota come l'approccio di Google e Microsoft sia adesso simile perché dispongono entrambe di un sistema operativo che danno in licenza ad altri produttori e sono anche in grado, tramite Motorola e Nokia di realizzare i propri modelli. Nessuno dei due imita Apple - che gestisce entrambi gli aspetti degli smartphone. Google e Microsoft hanno però anche capito che non potevano più lasciare interamente nelle mani dei produttori il comparto hardware.
Cosa succederà? - Un approccio simile a Apple è invece quello scelto da RIM e HP, rispettivamente con i loro BlackBerry OS/ QNX e webOS. Sono anche loro a “rischio” acquisizione? E Google continuerà ad avvalersi della collaborazione di produttori come Samsung, Sony Ericsson, HTC e LG per la realizzazione dei modelli Android e del Nexus S? Tutte risposte che avremo nei prossimi mesi.
(gt)
Silvia Ponzio