Sembrerebbe di sì, almeno secondo il ricercatore Robert Hare, uno dei maggiori studiosi di psicologia criminale, autore di numerosi libri sull’argomento, tra cui Psicopatici al potere.
Chi sono gli psicopatici? Per “psicopatico” si intende infatti una persona affetta da gravi disturbi legati all’empatia, incapace di immedesimarsi nella gioia o nel dolore altrui, in grado però di utilizzare qualsiasi mezzo pur di affermarsi.
Capo o serial killer? Se tra gli psicopatici c’è sicuramente un’alta percentuale di serial killer, tanti se ne troverebbero anche in ruoli di potere della finanza e dell’industria, laddove è possibile prendere decisioni vantaggiose per se stessi, ma spesso estremamente dannose a livello sociale.
Questi pericolosi “colletti bianchi” apparirebbero normali, brillanti e intelligenti, ma solo perché il desiderio di potere e vittoria consente loro di superare qualsiasi ostacolo tramite inganni e manipolazioni: è proprio grazie a queste strategie che giungerebbero più facilmente ai vertici delle società in cui lavorano.