di Stella Preziosa Facebook e Microsoft, per evitare le grane che hanno coinvolto gli avversari, hanno deciso di sotterrare l’ascia di guerra e collaborare. Ne è nato un vantaggioso accordo per entrambi che permette a Zuckerberg di mettere le mani su diversi brevetti, e a Microsoft di intascare la bellezza di 550 milioni di dollari che, in tempo di crisi non sono certo da buttar via, senza perderne la proprietà.
"Un accordo che salva capra e cavoli?"
Una partita a scacchi decisa da Microsoft - Tutto era partito dalla denuncia da parte del team di Sunnyvale contro Facebook accusato di violazione di vari brevetti. Con l’acquisizione di questo nuovo pacchetto, che si va ad aggiungere al precedente messo in tasca da Zuckerberg in arrivo da IBM, le accuse di Yahoo perdono la loro forza. L’ago della bilancia viene sempre più spesso rappresentato da Microsoft che è in grado di decidere, di volta in volta, a chi vendere la licenza di accesso sui propri brevetti. E questa volta ha scelto Facebook.
Un contratto “promiscuo” - Si tratta di una lunga storia. Microsoft aveva comprato 900 brevetti da AOL e l’attuale accordo prevede la cessione di 650 di questi pattern a Facebook, con licenza d’uso del resto del pacchetto. Il vantaggio? Semplice. Facebook si risparmia le grane in tribunale contro Yahoo - cosa non da poco, soprattutto alla vigilia del suo sbarco a Wall Street - perché adesso l’accordo è legale, Microsoft riceve i soldi e non perde la totale proprietà del paniere, restando proprietaria ancora di 250 brevetti. (sp)