Non c’è molto da dire, se non che siamo profondamente addolorati - tutti - per la scomparsa del grande Steve Jobs, uno degli uomini più geniali, visionari e creativi che il mondo hi-tech abbia mai avuto la fortuna di conoscere.
1955 - 2011 - La notizia è sulla prima pagina di tutti i siti Apple del mondo: un’immagine di impatto nella sua semplicità, accompagnata da un breve comunicato che, nella sua essenzialità, trasmette tutto il reale affetto e la stima per l’uomo che ha fondato Apple “due volte”.
“Steve "Paul" Jobs era nato a San Francisco il 25 febbraio del 1955”
Vero combattente - Steve Jobs, dopo aver vinto tante battaglie personali e professionali, ha perso l’ultima sfida, quella contro una rara forma di cancro al pancreas che lo aveva già colpito nel 2004. Sebbene fosse in congedo malattia a tempo indeterminato dallo scorso 17 gennaio, questo “inconveniente” non gli aveva impedito di continuare a guidare a distanza la sua azienda e a salire sul palco in occasione della presentazione dell’iPad 2 a marzo e successivamente di Lion, iOS 5, iCloud alla conferenza annuale degli sviluppatori di Apple lo scorso giugno.
Steve è Apple! - Steve Jobs - l’artefice della nascita e della rinascita di Apple - annuncia le dimissioni da CEO in una lettera inviata al consiglio d'amministrazione in cui spiega le ragioni della drammatica scelta. Ricorda di aver sempre detto che se mai fosse venuto un giorno in cui non avrebbe più potuto svolgere i suoi doveri e compiti come CEO di Apple, sarebbe stato il primo a comunicarlo. È infatti il 25 agosto scorso purtroppo quel giorno era arrivato. Steve Jobs lascia la guida di Apple a Tim Cook - da lui fortemente raccomandato - per assumere l’incarico onorifico di presidente. Il resto è la triste storia di oggi che ci fa rivedere con occhi diversi il mancato annuncio dell'iPhone 5 di un paio di giorni fa.
Silvia Ponzio