Il nuovo suffisso .xxx per i siti a luce rossa, dopo un decennio di controversie, è un successo commerciale: tutti lo vogliono.
“Ci sono circa circa 900.000 società pronte a darsi battaglia per un dominio .xxx”
Tutti lo vogliono - Secondo l'ICM registry che ha messo in vendita il nuovo suffisso per i domini a luce rossa, ci sono un mare di aziende e società che sono attive nella produzione di pornografia che sono interessate all'affare: circa 900.000. La società di gestione e compravendita del suffisso ha deciso di allargare il "sunrise period", ovvero quel lasso di tempo in cui un'azienda può acquistare il porno dominio col suo nome, in via preferenziale.
Lunga diatriba - L'ICANN, l'ente che gestisce i domini presenti sulla rete Internet, ha approvato il nuovo suffisso a tripla x lo scorso marzo. L'approvazione del suffisso è la parte conclusiva di una diatriba del Web che dura da parecchi anni: dal 2003 l'organizzazione ha recepito la proposta ma il dibattito è stato acceso per più di 8 anni, fino all'approvazione da parte dell'ICANN dello scorso marzo.
Non solo hardcore - Oltre ai pornografi, molte aziende possono essere interessate all'acquisto, ad esempio potebbero acquistare il proprio nome, brand, seguito da .xxx per non pubblicarlo online e non venir associate con l'immagine hard nel mare magnum del web. Tali aziende interessate pagheranno dai 200 ai 300 dollari per il “sunrise period”, allontanando così il rischio di "cybersquatting" del proprio marchio. (gt)
Niccolò Fantini