Il Pil, Prodotto Interno Lordo, è l’insieme di tutti i beni e i servizi prodotti da un paese in un determinato periodo: dai prodotti agricoli alle automobili, dalle navi ai servizi erogati da banche, assicurazioni e aziende pubbliche. “Si tratta insomma di una gigantesca somma”, ci spiega Alessandra Agostinelli della Direzione della Contabilità Nazionale dell’ Istat.
Nel nostro Paese il calcolo del Pil è affidato all’Istat: è un processo complesso, che coinvolge oltre 100 persone. Per giungere al risultato finale gli statistici producono infatti circa 88.000 numeri intermedi.
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Nella somma rientra tutto quello che viene prodotto nel Paese per oltre 100 diverse attività economiche in cui sono classificate le unità produttrici e per oltre 100 tipi diversi di beni e servizi.
I dati di partenza sono i bilanci di tutte le imprese industriali e dei sevizi italiane, depositati alle Camere di Commercio o comunicati all’Istat nelle rilevazioni statistiche, i dati Istat sul settore agricolo, quelli della Banca d’Italia sulle banche e le altre istituzioni finanziarie, i bilanci delle Imprese di assicurazione raccolti dall’ISVAP, i bilanci delle Amministrazioni Pubbliche, oltre a una serie di informazioni dettagliate che vengono da alcune grandi imprese o da associazioni di categoria.
A tutto questo va poi aggiunto il valore dei beni e dei servizi importati dall’estero e una stima di tutte le attività che, a causa dell’elusione o dell’evasione, non vengono dichiarate.
Si ha così il totale dei beni e dei servizi offerti.
Questo valore deve essere uguale alla domanda, cioè a tutto ciò che viene utilizzato o consumato all’interno del paese o esportato: sono i costi delle imprese (per esempio per le materie prime), i consumi delle famiglie, gli investimenti, la spesa delle Amministrazioni pubbliche.
Questi valori vengono stimati a partire dai bilanci delle imprese e delle Amministrazioni, dalle indagini Istat sulle famiglie, da quelli sulle immatricolazioni dei veicoli o sulle attività di costruzione.
Il Pil è quindi il risultato dell’equilibrio tra l’offerta e la domanda di beni e servizi.
Ecco come si è evoluto negli anni (in dollari Usa al cambio odierno. Dati non adeguati per tenere conto dell'inflazione)