400 metri di lunghezza, 59 di larghezza, 200.000 tonnellate di peso e un carico di 20.000 container. Sono le impressionanti dimensioni del problema che i migliori esperti navali al mondo stanno cercando di risolvere dallo scorso 23 marzo, quando il cargo panamense Ever Given, uno dei più grandi mai costruiti, si è intraversato nel Canale di Suez incagliandosi in un banco di sabbia.
Il Canale di Suez, che collega il Mar Rosso al Mar Mediterraneo, è una delle rotte commerciali più battute al mondo: vi transitano oltre 20.000 navi ogni anno. Ma un incidente del genere non si era ancora mai verificato.
Come in tangenziale. Dallo scorso martedì il canale risulta completamente bloccato e ai suoi estremi si sono creati i due ingorghi marittimi più grandi della storia, con oltre 200 navi bloccate.
Progettato dall'ingegnere trentino Luigi Negrelli, il Canale di Suez è stato Inaugurato nel 1869 e da allora è una delle arterie commerciali più importanti del pianeta: si stima che vi transiti il 12% del commercio mondiale, soprattutto grano e petrolio. Secondo Bloomberg ogni giorno di blocco del canale causa danni per oltre 9 miliardi di dollari.
Le cause dell'incidente non sono ancora chiare: ai comandi della nave c'erano due piloti del Canale di Suez, marinai esperti, che conoscono bene quel corridoio d'acqua e sono abituati a farvi transitare queste grandi navi con perizia e precisione. Dalle prime ricostruzioni sembra che la Ever Given - che sulle fiancate riporta a caratteri cubitali il nome della società armatrice, Evergreen, sempreverde - sia stata investita da una tempesta di vento e sabbia che l'ha fatta girare e l'ha spinta ad incagliarsi, con la prua affondata nella sabbia di una delle sponde.
Ci hanno provato. Levarla da lì non sarà una passeggiata, ci potranno volere giorni o addirittura settimane. I primi tentativi di traino con 5 dei più grossi rimorchiatori disponibili sono stati vani: la grande nave si è spostata di pochissimo. E anche le ruspe, che stanno scavando incessamente sotto la l'imbarcazione, sembrano del tutto impotenti.
Giovedì l'autorità egiziana che governa il Canale e l'armatore della Ever Given hanno ingaggiato i super esperti di SMIT Salvage, azienda olandese di recuperi navali specializzata in missioni impossibili: dall'evacuazione e traino di grandi cargo durante le tempeste peggiori della storia al recupero del sottomarino nucleare russo Kursk affondato nel 2000, fino allo svuotamento, nel 2012, dei serbatoi della Concordia arenata all'Isola del Giglio.
Supereroi del mare. Gli esperti della SMIT stanno analizzando la situazione per capire con precisione di quanto la chiglia del cargo è affondata nella sabbia. E poi cercheranno di alleggerirla. Per prima cosa svuoteranno i serbatoi contenenti l'acqua di zavorra e quelli del carburante. E se ancora non bastasse dovranno trovare il modo per scaricare almeno parte dei 20.000 container attualmente a bordo del cargo. Quest'ultima operazione potrebbe essere particolarmente complessa e potrebbe richiedere l'impiego di grossi elicotteri da trasporto.
Caro petrolio. Nel frattempo alcune compagnie, poco fiduciose nella rapida risoluzione del problema, hanno ordinato alle loro navi di proseguire la rotta circumnavigando l'Africa. Tra le prime conseguenze economiche del blocco del canale si registra un aumento del prezzo del greggio, che tra mercoledì e giovedì è aumentato quasi del 6%.