In queste ore se ne sente parlare ai notiziari: tra le possibili sanzioni che i Paesi occidentali valutano di infliggere alla Russia, dopo l'invasione dell'Ucraina, c'è l'ipotesi di escluderla dal sistema finanziario SWIFT: un'ipotesi, però, per il momento solo ventilata. Che cos'è lo SWIFT? A che cosa serve? È una buona idea decidere per una sanzione del genere?
Che cos'è il codice SWIFT?
SWIFT è l'acronimo di Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication. È una stringa alfanumerica lunga da 8 a 11 caratteri che permette di identificare in maniera univoca la singola filiale di ogni banca aderente a questo protocollo. Il codice SWIFT è necessario in tutte le operazioni di trasferimento di denaro internazionali e garantisce in ogni momento la tracciabilità del movimento. È utilizzato quotidianamente da 11.000 istituti bancari in 40 milioni di diverse operazioni.
Perché i Paesi Nato minacciano di escludere la Russia dallo SWIFT?
La sospensione dal protocollo SWIFT è una delle più pesanti sanzioni economiche che i Paesi della NATO minacciano di mettere in campo contro la Russia a seguito dell'invasione unilaterale dell'Ucraina. Escludere un paese dallo SWIFT ha conseguenze gravissime e immediate sulla sua economia perché significa, di fatto, escluderlo nel giro di poche ore da tutte le transazioni internazionali. Si tratta insomma dell'equivalente finanziario di un'arma nucleare, che renderebbe impossibile alla Russia l'accesso ai mercati esteri. Secondo gli analisti l'esclusione dallo SWIFT comporterebbe l'immediata svalutazione complessiva del 5-10%.
Quali ripercussioni avrebbe per i paesi occidentali l'esclusione della Russia dallo SWIFT?
Molti esperti ritengono che la minaccia di escludere la Russia dallo SWIFT sia in realtà poco credibile - e difatti è stata accantonata, al momento in cui scriviamo (la mattinata del 25 febbraio). I Paesi occidentali dipendono dalla Russia per la fornitura di molte materie prime, a partire da gas e petrolio, e non possono permettersi di interrompere i rapporti commerciali con il Paese ex sovietico, pena un'impennata fuori controllo dei costi dell'energia e, di conseguenza, dell'inflazione. Nonostante le minacce del presidente degli Stati Uniti, le prime a opporsi all'applicazione di questa durissima sanzione sono state proprio le banche centrali europee, già messe a dura prova da due anni di pandemia.
Quali alternative avrebbe la Russia, se esclusa dallo SWIFT?
L'esclusione della Russia dallo SWIFT potrebbe inoltre provocare un ulteriore avvicinamento alla Cina, che potrebbe approfittare dell'occasione per accelerare sul proprio sistema CIPS, rivale di SWIFT, anche se su livelli di transazioni molto più bassi, danneggiando così ulteriormente le economie occidentali.
Le aziende russe potrebbero inoltre scegliere canali finanziari alternativi e concludere le loro operazioni con l'occidente tramite soluzioni non ufficiali e non tracciabili, per esempio con le criptovalute.
Quale impatto avrebbe l'esclusione della Russia dallo SWIFT sulla leadership di Putin?
Secondo gli analisi i primi a subire le conseguenze della sanzione sarebbero proprio gli ologarchi più vicini al presidente Putin: industriali e finanzieri che concludono la maggior parte dei propri affari in occidente e che hanno i loro ingenti patrimoni nelle banche europee e americane. Il congelamento delle loro fortune e l'esclusione dall'economia internazionale potrebbero spingerli a riconsiderare il loro supporto al presidente.