Eric Schmidt lascia la poltrona di Ceo al co-fondatore Larry Page. Sergey Brin, l’altro fondatore, si occuperà di progetti strategici e nuovi prodotti. Schmidt non lascerà Google, ma ricoprirà la carica di presidente esecutivo.
“Schmidt: Larry Page Sergey Brin non hanno più bisogno di una balia”
Largo ai giovani - Finisce l’era del “triumvirato” con Eric Schmidt a capo di Google e Larry Page e Sergey Brin nel ruolo di presidenti. È lo stesso Schmidt, 55 anni, a motivare scherzosamente su Twitter il cambio al vertice del colosso di Mountain View spiegando che i due “enfant prodige” sono cresciuti e che non hanno più bisogno di una “balia”. Si tratta a tutti gli effetti di un giro di volta generazionale. Il timone passa quindi a Larry Page (38 anni) che dal 4 aprile avrà poteri esecutivi, mentre Sergey Brin (37 anni), co-fondatore di Google, si occuperà di progetti strategici e di nuovi prodotti. Eric Schmidt non lascia Google ma ricoprirà il ruolo di Google Executive Chairman incaricato di stringere accordi e curare le relazioni con clienti e istituzioni governative, oltre a consigliare i due “ragazzi”. Larry Page era già stato CEO di Google dal 1998 al 2001 fino all’arrivo di Schmidt
Finanze in salute - La decisione punta a semplificare il più possibile i processi decisionali in un periodo in cui Google è impegnata a fronteggiare l’ascesa di Facebook. Le finanze di Google vanno comunque a gonfie vele. L’ultimo trimestre fiscale del 2010 si è chiuso con 8,44 miliardi di dollari di fatturato e un utile netto in crescita del 29% a 2,54 miliardi di dollari, pari a 7,81 dollari per azione.