Nuovo capitolo nella vicenda Apple e i lavoratori cinesi. Tim Cook, CEO di Cupertino, aveva promesso un rapido intervento per verificare la situazione nelle fabbriche dei propri fornitori, e oggi annuncia che gli ispettori della FLA (Fair Labor Association) sono al lavoro da questa mattina.
“Le ispezioni riguarderanno i fornitori che assemblano oltre il 90% dei prodotti Apple”
Boomerang cinese - Boicottaggio, proteste, polverone mediatico: Apple è stata travolta, nelle ultime settimane, da un boomerang cinese senza precedenti. La questione Foxconn e fabbriche cinesi, dove si lavora per quattro soldi in condizioni al limite dell’umano, non è una novità dell’ultim’ora, eppure la questione sembra aver attecchito nell’opinione pubblica mondiale solo nell’ultimo periodo. Quando l’attacco è frontale, come in questo caso, la reazione non può che essere frontale. Ed Apple ha reagito.
Reazione a catena - Apple, e lo ripetiamo, non è la sola azienda hi-tech con fornitori cinesi, e nello specifico della Foxconn, ma, lo ripetiamo, è sicuramente la più esposta per il ruolo che ricopre con i suoi prodotti nel panorama mondiale. Quale miglior testimonial, insomma, per una campagna in difesa dei diritti dei lavoratori? Tim Cook aveva promesso che Cupertino avrebbe investigato sulle condizioni di lavoro nelle famigerate fabbriche cinesi, e oggi arriva la conferma che gli ispettori della FLA (Fair Labor Association) sono al lavoro da questa mattina. E si parte proprio dalla fabbrica Foxconn di Shenzhen.
Controlli a tappeto - «Riteniamo che i lavoratori in ogni parte del mondo abbiano diritto a un ambiente di lavoro sicuro ed equo» ribadisce il CEO Apple «ed è per questo che abbiamo chiesto alla FLA di valutare in maniera indipendente le performance dei nostri maggiori fornitori». Nel comunicato stampa ufficiale si legge che la FLA «organizzerà colloqui con migliaia di lavoratori per indagare le condizioni di lavoro e di vita, inclusi salute e sicurezza, retribuzione, orari di lavoro e comunicazione con il management» e «condurrà ispezioni all’interno delle strutture produttive, degli alloggi e di altre strutture» oltre a svolgere «un’analisi esaustiva di tutta la documentazione relativa alle procedure per ogni fase del rapporto di lavoro».
Risultati pubblici - Apple fa sapere, inoltre, che gli esiti e le raccomandazioni dei primi audit condotti dalla FLA saranno pubblicati a inizio marzo sul sito web dell’organizzazione, e che a fine primavera saranno condotte ispezioni simili presso le infrastrutture di Quanta e Pegatron. La valutazione finale della Fair Labor Association riguarderà infrastrutture che assemblano oltre il 90% dei prodotti Apple.
Silvia Ponzio
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