L’ascesa di Apple non conosce sosta. La quotazione in borsa dell’azienda di Cupertino, dopo il possibile annuncio dell’iPad 3 fissato per mercoledì prossimo, è schizzata alle stelle e adesso vale più di 500 miliardi di dollari. E, secondo gli esperti, non è finita qui.
“Apple è la sesta azienda americana a riuscirci, ma finora nessuna ha resistito ”
Impennata iPad 3- È di ieri la notizia dell’invito alla presentazione di “qualcosa che va assolutamente visto... e toccato” per il prossimo 7 marzo e che lascia intuire l’annuncio dell'iPad 3 e, forse, una nuova generazione di Apple TV. La voce si è sparsa in tutte le Borse del mondo che l’avevano accolta in modo a dir poco entusiastico. La quotazione dell’azienda di Cupertino, alla chiusura dei mercati, aveva superato i 542 dollari per azione, raggiungendo una capitalizzazione complessiva di 500 miliardi di dollari.
Apple nell’Olimpo - È la prima volta che Apple raggiunge cifre simili ed è la sesta azienda americana a riuscire nell’impresa. In passato hanno ottenuto questo risultato solo Exxon nel 2007, in concomitanza con l’impennata del prezzo del greggio, e le “vecchie” regine dell’informatica Microsoft, Cisco Systems, Intel e General Electric tra il 1999 e il 2000, ovvero agli albori del vero boom tecnologico. Ogni volta, però, le azioni sono ridiscese altrettanto rapidamente, perché si trattava di sovrastime dettate da particolari situazioni di mercato.
Strano ma vero!- Il caso Apple, invece, è assolutamente unico nel suo genere. Stiamo vivendo, infatti, la più grave crisi economica dell’era moderna e l’informatica è diventata ormai un bene di massa. Ciò nonostante, la casa della mela morsicata continua a presentare con cadenza regolare nuovi dispositivi, più o meno riusciti e a prezzi tutt’altro che popolari, e colleziona un successo dietro l’altro. E sono proprio i risultati delle vendite, insieme agli immensi profitti generati, a trascinare le quotazioni delle sue azioni.
E non finisce qui- La corsa in borsa di Apple, secondo gli analisti, è destinata a continuare ancora per lungo tempo: il trend dell’ultimo decennio, d’altra parte, parla chiaro. Il valore delle azioni dell’azienda di Steve Jobs è cresciuto del 30%. Se, invece, vogliamo confrontarlo con quello che valevano nel 2000, notiamo che si è moltiplicato di oltre 80 volte. Il Financial Times, per farvela breve, ha stabilito che il rendimento delle azioni Apple è stato del 4.414 per cento: impressionante, vero? E vedrai la settimana prossima, dopo il lancio dell'iPad 3!
Il tesoretto dove lo metto - L’andamento borsistico ha superato ogni più rosea aspettativa e adesso i dirigenti Apple si ritrovano tra le mani un “tesoretto” che ammonterebbe a circa 100 miliardi di dollari.
Buona parte di questi “averi” verrà utilizzato per finanziare la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti, che consentiranno all’azienda di rafforzare la sua posizione di leadership, mentre le briciole potrebbero andare sotto forma di dividendi ai fortunati soci, perché - come ha dichiarato il CEO Tim Cook la scorsa settimana - Apple ha più denaro di quanto le occorra realmente. Beata lei e, soprattutto, beati loro. (sp)
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