Economia

Apple evita il blocco degli iPad in Cina

Rinviata la prima udienza, mentre Harrods sogna un Apple Store.

Anche questa volta Apple l’ha scampata. Il tribunale di Shangai ha rinviato la prima udienza del processo per la causa intentata da Proview. Almeno temporaneamente, gli iPad possono tornare sugli scaffali dei negozi cinesi. Intanto Harrods medita di aprire un Apple Store nel cuore di Londra.

“E intanto Harrods si prepara all'inaugurazione di un Apple Store nel cuore di Londra”

Prima udienza - Questa prima udienza, in realtà, è stata estremamente breve, perché entrambe le parti non sono sembrate particolarmente concilianti. Apple, da una parte, accusava la rivale di non poter avanzare alcuna pretesa sul marchio iPad, perché non ha mai commercializzato nessun prodotto con quel nome. E Proview, dall’altra, ribatteva denunciando presunte irregolarità nella cessione del trademark nel 2009, e mostrava orgogliosa un piccolo computer con la scritta iPad stampata sopra.

Saggia decisione - Il giudice del tribunale di Shangai, davanti a questa bagarre in aula, ha deciso saggiamente di prendere tempo e di aspettare la sentenza d’appello della Corte Suprema del Popolo della Provincia del Guangdong - prevista per il prossimo 29 febbraio - che in passato si era già pronunciata a favore di Proview. Se la Corte dovesse confermare quanto stabilito in primo grado, allora Apple potrebbe ritrovarsi con seri problemi da risolvere, soprattutto in vista del lancio dell’iPad 3.

Tutto ha un prezzo - Si sta rafforzando in noi la convinzione che, in realtà, si tratti solo di una questione economica. Proview è sull’orlo della bancarotta e i creditori stanno esercitando forti pressioni per essere risarciti quanto prima. Tra l’altro, sarebbero proprio i debiti all’origine della disputa. La sussidiaria che avrebbe ceduto il marchio iPad a Apple, l’avrebbe acquisito dai cinesi nel tentativo di sanare parte delle loro perdite. Apple, dal canto suo, fa bene a contrattaccare, denunciando Proview per diffamazione e giocando al ribasso nelle trattative. Il braccio di ferro tra le due, alla fine dei conti, potrebbe concludersi intorno al miliardo e mezzo di dollari: una cifra enorme per noi comuni mortali, brustolini per l’azienda di Cupertino.

Precedente illustre - D’altra parte, non è la prima volta che Apple si ritrova in una situazione di questo tipo e bisogna riconoscere che l’esperienza insegna: una causa simile fu intentata da Cisco nel 2007, per un presunto uso improprio del marchio iPhone. La disputa, in quella circostanza, si concluse in modo alquanto salomonico, con Apple che guadagnò la possibilità di utilizzare liberamente il trademark iPhone e Cisco che ottenne il privilegio di collaborare con l’azienda californiana nello sviluppo di nuovi sistemi di sicurezza informatici.

Harrods si fa bello - Ma le buone notizie per Apple non arrivano soltanto dalla Cina. A Londra, i grandi magazzini Harrods inaugureranno entro la fine del prossimo mese una nuova area che ospiterà l’attesissimo Apple Store. Vogliamo azzardare un pronostico: l’evento potrebbe tenersi il 16 marzo, visto che il 7 del prossimo mese verrà presentato l’iPad 3 e, solitamente, la casa della mela impiega un paio di settimane per commercializzare un nuovo prodotto, prediligendo il venerdì per il debutto. Siamo pronti a scommettere che i due appuntamenti verranno fatti coincidere e, così, daranno vita all’ennesimo successone. (sp)

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24 febbraio 2012
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