Economia

Ancora guai legali per Facebook

Zuckerberg in tribunale contro Paul Ceglia.

Nuovi problemi legali per Mark Zuckerberg: l’uomo che reclama la proprietà di Facebook, torna alla carica con una nuova azione in tribunale, in vista della quotazione in Borsa della ricca azienda che trasforma in prodotto la vita degli altri.

“Un vecchio investitore porta in tribunale le e-mail scambiate con Zuckerberg”

Ricordate Paul Ceglia? – Il caso è dello scorso anno, ma solo ora arrivano le prove: contatti ed e-mail da produrre in tribunale. Jack ne aveva parlato durante la scorsa estate. Paul Ceglia, un ambiguo investitore newyorkese, già accusato di frode per il fallimento di tutt’altra azienda, aveva intentato causa contro Mark Zuckerberg, reclamando il 50% della proprietà del più noto social network, per via di un contratto stipulato con l’attuale proprietario di Facebook nel lontano 2003. Oltre al 50% iniziale, sulle carte è previsto un addizionale 1% per ogni giorno che il progetto “The Face Book” fosse rimasto inerte.

Arrivano le prove - Facebook da parte sua ha sempre negato ogni possibile attinenza con la realtà: ha dichiarato che parte del contratto è reale, mentre ciò che è relativo alla creazione e proprietà di Facebook è stato artificiosamente costruito, successivamente, da Paul Ceglia. Ora però Ceglia ha prodotto una serie di scambi epistolari: si tratta di alcune e-mail tra Zuckerberg e Ceglia da luglio 2003 a luglio 2004, l’anno in cui Facebook fu creato e lanciato. Nelle e-mail Zuckerberg e Ceglia discutono il progetto "The face book” nei dettagli: come verrà finanziato da Ceglia, come Zuckerberg lo stia sviluppando, sebbene in ritardo rispetto alle previsioni, e come verrà lanciato il sito.

Un imbroglio - Ceglia utilizzerà in sede legale queste e-mail, sempre che siano veritiere, per accusare Zuckerberg di non avergli detto come stavano in realtà le cose: infatti il patron di Facebook avrebbe affermato che il sito non stava funzionando come avrebbe dovuto e sempre Zuckerberg avrebbe anche espresso l’intenzione di abbandonare il progetto, rifondendo in parte l’investitore di New York. Ma in realtà Zuckerberg si stava attivando in California durante l’estate del 2004 per completare lo sviluppo del sito e cercare fondi finanziari per lanciarlo. Interrogata sulle nuove prove prodotte nella causa in questione, Facebook ha affermato che sono dei falsi, come lo è il supposto contratto. (pp) Niccolò Fantini

Le spie di Facebook. Guarda la gallery!

12 aprile 2011
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