Amazon manda al “macero”, seppure virtuale, oltre 4.000 libri digitali. Molti ebook, tra cui alcuni best seller, spariscono così dal catalogo del Kindle Store per contrasti con IPG, uno dei maggiori distributori degli Stati Uniti.
“La mossa di Amazon avrà ripercussioni sull’intero mercato dei libri elettronici”
Tira e molla - Da una parte c’è Amazon, con il suo Kindle, che vuole vendere gli ebook al prezzo più basso possibile per preservare la sua leadership nel mercato dell’editoria digitare sotto la pressione di Wall Street. E dall’altro c’è IPG - Independent Publishers Group - uno dei principali distributori di libri degli Stati Uniti che non è d’accordo. Un tira e molla che, alla fine, ha portato alla rottura degli accordi.
Strappo digitale - A farne le spese sono gli autori e i lettori che vedono sparire dagli scaffali virtuali della libreria più grande del mondo oltre 4.000 titoli, tra cui molti best seller. L’accordo tra Amazon e IPG era in scadenza e l’azienda di Jeff Bezos non l’ha semplicemente rinnovato. Mark Suchomel, presidente dell’Independent Publishers Group spiega così lo “strappo”: «Amazon ha deciso di modificare la formula del contratto e non possiamo aderire alle sue richieste perché altrimenti i nostri margini di guadagno si assottiglierebbero ulteriormente». Una mossa che avrà sicuramente delle ripercussioni importanti sull’intero settore degli ebook.
Silvia Ponzio
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