Fotogallery - Amazon Kindle Fire: il vero rivale dell'iPad?
È una vera rivoluzione editoriale. Amazon intende trasformarsi da libreria virtuale a editore di nuovi libri - digitali e non - trattando direttamente con gli autori. È la fine di un’era?
“Accordi con diversi autori, tra cui, Tim Ferriss, celebre per i suoi libri sul fai-da-te”
Tagliare la catena - Quando i costi salgono e la domanda scende, bisogna tagliare quello che c’è “nel mezzo”. E pare sia questa la politica scelta di Amazon che pubblicherà il prossimo inverno 122 libri direttamente dagli autori senza scomodare gli editori. Amazon, per mettere in atto questo “ammutinamento”, ha acquisito tra le sue fila il veterano dell’editoria americana Laurence Kirshbaum - 67enne ex CEO di Time Warner Book Group fino al 2005 - che dallo scorso luglio è al lavoro sul nuovo business del negozio online.
Accordi scritti - Il primo autore con cui Amazon ha stretto accordi per la pubblicazione diretta è Tim Ferriss, esperto di libri per il self-help. Mentre il colpo più importante che il colosso del Web ha messo a segno finora è la memoria dell’attrice e regista Penny Marshall: un accordo che, secondo fonti vicine all’operazione, varrebbe 800.000 dollari.
Procedimento già in atto – Amazon già la scorsa estate ha lanciato il servizio @author - canale per la comunicazione tra autori e lettori - che possono interagire con domande e risposte via Kindle. Uno dei primi autori a contribuire è stato proprio Ferriss che, come accennato, è stato tra i primi autori a essere scelto Amazon come editore di “se stesso”.
Paura per i piccoli - La notizia del passaggio da semplice negozio a puro editore spaventa non poco il mondo dell’editoria, soprattutto i piccoli editori di libri cartacei e di ebook, oltre che gli agenti letterari. L’agente letterario Richard Curtis riassume il concetto: “Se sei un negozio di libri, Amazon è stato tuo competitor per diverso tempo. Se sei un publisher, un giorno ti svegli e Amazon è in competizione anche con te. E, se sei un agente, Amazon potrebbe rubarti il pasto perché sta offrendo agli autori la possibilità di pubblicare direttamente, tagliandoti fuori dal gioco. È una vecchia strategia: dividi et impera.” (sp)
Niccolò Fantini