Economia

10 cose da sapere sull'economia cinese

La crescita rallenta e questo preoccupa gli economisti. Ma la Cina ha ancora molto di cui vantarsi in termini di produzione.

Dopo più di vent'anni di crescita a due cifre, quest'anno l'economia cinese potrebbe crescere "solo" del 7,5%. Secondo gli economisti non è una buona notizia per nessuno: il solo debito pubblico cinese (su cui il governo il 29 luglio ha ordinato una verifica, ndr) non supportato dalla crescita del PIL sarebbe in grado di innescare una crisi finanziaria mondiale. Naturalmente non è detto che succeda. Ma nei mesi a venire l'economia del Dragone potrebbe guadagnare le prime pagine dei giornali anche da noi.
Ecco 10 cose utili (e curiose) da sapere...

1. 10 volte PIL
Dal 1978 ad oggi il PIL (prodotto interno lordo) della Cina è moltiplicato di dieci volte, facendo della Cina la seconda economia al mondo dopo gli Stati Uniti. Gli esperti sono convinti che entro il 2020 avverrà il sorpasso.

2. I cinesi "possiedono" gli USA
La Cina possiede 1.200 miliardi di dollari in T-bonds, i titoli del tesoro americano, che corrisponde circa al 10% dell'intero debito pubblico Usa. Non solo: sono cinesi anche l'80% dei fornitori della catena di supermercati Walmart, i più amati dagli americani.

3. Ricchi e poveri
Più di 135 milioni di cinesi hanno un livello di reddito al di sotto della soglia di povertà. Si tratta di più del 10% della popolazione cinese.
Secondo l'Hurun Wealth Report un cinese su 1.300 possiede più di un milione di dollari. In totale nel paese ci sono 1 milione e 20 mila ricchi, e di questi circa 63.500 hanno un patrimonio personale di oltre 10 milioni di euro.

4. Voglia di aria fresca, di computer e… cellulari
La Cina produce 80 condizionatori d'aria ogni mille persone, a fronte di 4,8 unità prodotte ogni mille persone nel resto del mondo. I computer prodotti invece sono 283 ogni mille persone (contro le 5,9 unità del resto del mondo).
Anche nei cellulari è imbattibile: China Mobile è il più grande provider di servizi per la telefonia al mondo, con un totale di 558,9 milioni di abbonati. E nel paese si producono 841 telefonini per 1.000 persone (sono solo 83,6 per 1.000 persone degli altri paesi).

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5. Maiale a chi?
Il maiale è un animale molto apprezzato in Cina, tanto che appare stilizzato anche in alcuni ideogrammi, oltre che nell'oroscopo. Ma è soprattutto l'ingrediente base di molte cucine locali, al punto che ogni anno si producono 51,5 milioni di tonnellate di carne di maiale: circa il 50% dell'intera produzione mondiale.

6. Figli unici
Anche se la sua forza lavoro è stata in grado di produrre risultati sorprendenti nel corso degli ultimi vent'anni, il governo cinese cerca di limitarne la crescita attraverso la nota politica del figlio unico: le famiglie non possono avere più di un figlio. La legge è molto severa a riguardo e pare che - secondo un sondaggio - il 75% della popolazione approvi.

7. Campagna batte città
Secondo alcuni studi, entro il 2015, la popolazione urbana cinese dovrebbe raggiungere i 700 milioni di persone. Ad oggi rappresenta "solo" il 43% dell'intera popolazione che in gran parte continua a vivere nelle campagne, dove spesso sussistono situazioni di grande povertà e mancanza d'acqua e di trasporti.

8. La febbre del cemento
Il boom immobiliare cinese ha fatto sì che il paese arrivasse a produrre il 60% del cemento mondiale, modificando da un giorno all'altro il paesaggio metropolitano. Alcuni grattacieli di nuova costruzione però sarebbero già a rischio: a marzo una commissione d'inchiesta ha scoperto per esempio che nella città di Shenzen alcune aziende edili avrebbero usato cemento sotto costo, mettendo in pericolo la stabilità di almeno 15 palazzi.

9. La bolla in agguato
E c'è già chi parla di bolla immobiliare: in Cina si calcola ci siano 64 milioni di case vuote con intere città fantasma. Ma le costruzioni non si fermano e si prevede che il paese nel 2025 avrà un numero sufficiente di grattacieli da poter riempire 10 New York.

10. Natale in Cina
La Cina è considerata la fabbrica del mondo: tra le altre cose produce l'85% degli alberi di Natale artificiali e l'80% dei giocattoli di tutto il mondo. Senza di lei, insomma, addio Natale.

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12 settembre 2013 Eugenio Spagnuolo
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