Quest'estate, la ripresa dell'attività “parossistica” (un’eruzione molto più violenta rispetto a quelle che avvengono normalmente) dello Stromboli ha riacceso l'attenzione di ricercatori e appassionati sul vulcano noto fin dai tempi degli antichi Greci come il "faro del Mediterraneo".
Tra gli strumenti più utili ai curiosi (e graditi anche ai ricercatori) ci sono le due webcam che monitorano costantemente la bocca del vulcano e la Sciara del Fuoco, il ripido pendio, formato di lava, lapilli e scorie incandescenti, che dal cratere (a 750 m s.l.m.) scende fino al mare.
«La webcam puntata sui crateri sommitali si trova a meno di 1 km di distanza dalla bocca del vulcano» ci spiega Marco Macrì, uno dei responsabili di SkylineWebcams, un sito italiano che gestisce centinaia di livecam in tutto il mondo, tra cui quelle presenti sulle isole Eolie. «Funziona grazie a pannelli solari e quando, collegandosi, risulta offline è perché le batterie del piccolo impianto di registrazione non si sono ancora ricaricate completamente» continua Macrì. «La telecamera viene raggiunta anche ogni giorno da un tecnico che ne controlla il funzionamento e - soprattutto dopo le eruzioni più violente - pulisce l'obiettivo dalla polvere che si deposita». Insomma, l'ideale per osservare le eruzioni in diretta.