Una pianta parassita "aliena" ritenuta estinta da oltre 150 anni è stata di recente riscoperta nelle foreste pluviali del Borneo. Lungi dall'essere scomparsa, la Thismia neptunis ha continuato a prosperare sotto i nostri piedi: il vegetale si sviluppa infatti nel sottosuolo, dove vive sottraendo nutrimento ai funghi.

Scoperta italiana. La prima osservazione scientifica della pianta si deve al botanico italiano Odoardo Beccari, che la osservò nel 1866 durante una spedizione sulla montagna di Gunung Matang, in Malesia, e la descrisse qualche anno dopo. Da allora nessuno si era più imbattuto nella Thismia, che per questo si pensava scomparsa.
Finché, nel gennaio 2017, Michal Sochor, del Crop Research Institute di Olomouc (Repubblica Ceca), non ne ha scorti alcuni esemplari nella stessa area geografica: la pianta, ora descritta in un articolo scientifico, appartiene a un gruppo di vegetali che vivono sottoterra e ottengono acqua e nutrimento dai funghi.
Vampiri vegetali. Questa relazione parassitica chiamata micoeterotrofia si è sviluppata in modo indipendente in diversi gruppi vegetali, una quarantina di volte. Le piante "scroccone", che vivono lontane dai raggi solari, hanno perso foglie e clorofilla, e non compiono più la fotosintesi: traggono invece acqua e carbonio interamente da alcune specie di funghi - dette micorriziche - che a loro volta vivono a sbafo di piante in superficie. In ultima analisi, quindi, la Thismia neptunis sottrae cibo ad altre piante attraverso i funghi.

Miraggi. La maggior parte delle specie micoeterotrofe trascorre sottoterra l'intera esistenza e sbuca all'aria aperta solo durante la fioritura, per poche settimane l'anno (e neanche tutti gli anni). I fiori della Thismia sono talmente strani da sembrare insetti, muniti di lunghe antenne. Riconoscerli è un'impresa: ecco perché la pianta è stata ritenuta a lungo estinta.