Quando arrivano sulla terra il comportamento degli uragani sulla terra è influenzato dalla presenza dell'acqua.
L'uragano Lili ha provocato notevoli danni a Cuba e nelle isole dei Caraibi. Una volta giunto sulle coste degli Stati Uniti ha perso potenza. (foto: © Nasa) |
Gli uragani nascono nell'oceano e solo in un secondo momento raggiungono le coste. Si è scoperto però che quando arrivano sulla terra, il loro viaggio e la loro forza sono influenzati dalle caratteristiche geografiche dell'area. In particolare vengono indeboliti dalla presenza di acque interne. Uno studio, effettuato tramite modelli computerizzati messi a punto dal Noaa (National oceanic and atmosferic administration, l'ente americano che studia i fenomeni meteo ed emette regolari previsioni) ha infatti dimostrato che la violenza di alcuni cicloni viene decisamente ridotta quando è presente di uno strato di acqua alto circa mezzo centimetro.
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Vortice freddo. Quando gli uragani percorrono la superficie dell'oceano, risucchiano acqua all'interno del ciclone, compresa quella degli strati più profondi e più freddi, che modifica la temperatura della colonna centrale. Anche quando atterrano su una superficie coperta d'acqua avvengono delle modificazioni. In particolare l'acqua raffredda il vortice, riducendo l'evaporazione, che è uno dei motori principali della massa d'aria in movimento. Inevitabilemente dunque lo indebolisce, facendolo collassare e spegnere. La scoperta fornisce qualche elemento in più sul comportamento degli uragani, e verrà inserita nei modelli di previsione. |