I vulcani sono, per l’uomo, tra i più pericolosi elementi della natura, e ciò giustifica gli investimenti e i numerosi studi sulla possibilità di prevedere un'eruzione.
In generale, l'attività di monitoraggio attuata oggi consiste nella rilevazione dei piccoli tremori che si verificano attorno ai vulcani, nell'osservazione - anche satellitare - delle variazioni morfologiche dell'area vulcanica, nella misura delle variazioni della forza di gravità in loro prossimità.


Ognuno di questi elementi può essere un segnale di allarme, soprattutto in aggiunta al controllo dei gas che un vulcano emette, e che mutano - in quantità - all’avvicinarsi di un’eruzione.
Billi. Proprio sul fronte dello studio dei gas vulcanici, un importante passo in avanti è stato recentemente realizzato dall’Enea con Billi, acronimo di BrIdge voLcanic Lidar, strumento in grado di misurare a distanza le variazioni di anidride carbonica emessa dal vulcano. Analisi finora complessa, lenta e pericolosa quando effettuata sul campo, da geologi, con tecniche di prelievo tradizionali.
Spiega Luca Fiorani, del Laboratorio diagnostiche e metrologia del Centro Enea di Frascati, che ha coordinato il progetto del radar-laser: «Misurare l’anidride carbonica nei pennacchi di fumi e gas emessi dai vulcani è una sfida scientifica e tecnologica di estrema importanza, perché è ormai assodato che le eruzioni sono precedute dall’aumento di questo gas».
Ciò che è particolarmente interessante in questa tecnologia, che si basa sull’invio di un fascio laser verso i pennacchi vulcanici, è il fatto che si può rilevare la composizione dei fumi a chilometri di distanza. In più, grazie a un sistema di specchi, il fascio laser può essere orientato in varie direzioni fornendo così dettagli tridimensionali del pennacchio.

Sul campo. Dopo un primo test realizzato a fine 2014 nell'area della solfatara di Pozzuoli, il radar-laser è ora stato sperimentato con successo sullo Stromboli, dove ha fornito per 24 ore consecutive immagini tridimensionali del pannacchio fino a 3 chilometri di distanza, misurando il contenuto di biossido di carbonio dei fumi. Una misura di questo tipo non era mai stata realizzata in precedenza.