Natura

Sui cerchi delle fate aveva ragione Turing?

Le teorie di Alan Turing sulla natura dei cosiddetti "cerchi delle fate" trovano conferma in uno studio effettuato sugli anelli erbosi in Australia.

Si è a lungo dibattuto sulla natura dei cosiddetti cerchi delle fate, cerchi molto ben delimitati di terreno, quasi fossero tracciati col compasso, che si formano in particolari circostanze in alcune zone aride e sabbiose del Pianeta. Un nuovo studio, pubblicato sul Journal of Ecology, fa un passo indietro rispetto alle ipotesi avanzate negli anni passati (in realtà più dubbi che ipotesi) e riprende un modello degli anni Cinquanta del secolo scorso, proposto dal matematico e biologo teorico Alan Turing.

Il disturbo crea ordine. Secondo la teoria di Turing (che spiegherebbe anche l'anomalia delle striature delle tigri e le macchie dei leopardi), quando tra due o più sostanze, che interagiscono tramite il meccanismo di reazione-diffusione, intervengono degli elementi di disturbo casuali, possono crearsi delle strutture ripetute e regolari. Nel caso dei cerchi delle fate l'elemento di disturbo sarebbe la mancanza di acqua.

Ingegneria verde. Gli scienziati, per confermare l'applicabilità di questa teoria al caso dei cerchi delle fate, hanno effettuato degli studi sul campo, analizzando gli anelli erbosi che crescono in Australia, in particolare in una piccola zona a est della città di Newman. Secondo quanto rilevato dalla ricerca, questi modelli regolari di vegetazione sarebbero la risposta della Natura a una carenza d'acqua: i cerchi di erba fungerebbero da "eco-ingegneri", e modificherebbero l'ambiente ostile e arido nel quale si trovano permettendo all'ecosistema di funzionare. «È incredibile immaginare in che modo l'erba progetta l'ambiente in cui vive», afferma Stephan Getzin, uno degli autori dello studio: «senza la capacità organizzativa della vegetazione, quest'area sarebbe un deserto.»

10 ottobre 2020 Chiara Guzzonato
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

La Bibbia è il libro più famoso del mondo. Eppure, quanti sanno leggere fra le righe del racconto biblico? Questo numero di Focus Storia entra nelle pagine dell'Antico Testamento per comprendere dove finisce il mito e comincia la storia, anche alla luce delle ultime scoperte archeologiche. E ancora: la Crimea, terra di conquista oggi come ieri; l'antagonismo fra Coca e Pepsi negli anni della Guerra Fredda; gli artisti-scienziati che, quando non c'era la fotografia, disegnavano piante e animali per studiarli e farli conoscere.

 

ABBONATI A 29,90€

Come sta la Terra? E che cosa può fare l'uomo per salvarla da se stesso? Le risposte nel dossier di Focus dedicato a chi vuol conoscere lo stato di salute del Pianeta e puntare a un progresso sostenibile. E ancora: come si forma ogni cosa? Quasi tutti gli atomi che compongono ciò che conosciamo si sono generati in astri oggi scomparsi; a cosa servono gli scherzi? A ribadire (o ribaltare) i rapporti di potere; se non ci fosse il dolore? Mancherebbe un segnale fondamentale che ci difende e induce solidarietà.

ABBONATI A 31,90€
Follow us