La Casa Bianca ha deciso: bisogna fare qualcosa per non trovarsi esposti, senza preavviso, a un'eruzione solare. Un evento serio e dalle conseguenze impredicibili nel caso la Terra si trovasse ad essere investita dall'improvvisa lingua di vento solare. La nostra società tecnologica potrebbe subire un violento shock, con le reti elettriche fuori uso per giorni se non per settimane e le comunicazioni radio e via satellite compromesse.
Nel 2012 ce la siamo cavata (per poco). Già da tempo la Nasa ha comunicato che le probabilità che si verifichi un simile evento entro 10 anni sono del 12 per cento.
Lo studio faceva affidamento su un lavoro realizzato da Pete Riley, del Predictive Science Inc, il quale aveva analizzato il numero di tempeste solari degli ultimi 50 anni ed era arrivato ad affermare che un evento come quello noto col nome di evento di Carrington non era da escludere nel breve periodo.
L’evento di Carrington, nel 1859, fu la più violenta tempesta solare mai registrata sulla Terra e deve il nome a colui che la studiò: Richard Carrington. Essa causò gravi problemi alla comunicazioni (via telegrafo), ben poca cosa rispetto a quello che potrebbe succedere oggi.
Riley, tra l’altro, ha sottolineato come nel 2012 ci fu una tempesta simile sul Sole, ma fortuna volle che il materiale emesso dall’esplosione solare avesse una direzione diversa rispetto alla posizione della Terra.
Previsioni migliori. La Casa Bianca ha pianificato una serie di azioni e interventi. Il piano prevede innanzi tutto il miglioramento delle previsioni meteorologiche spaziali, che permettano di guadagnare tempo: oggi possiamo prevedere una tempesta solare con soli 60-75 minuti di anticipo, troppo pochi per fare ruotare i satelliti in orbita, di modo che gli strumenti sensibili siano meno esposti all'impatto del vento solare, e troppo pochi per diramare l'allarme e "spegnere" le centrali elettriche.
In secondo luogo la Casa Bianca vorrebbe la maggiore coordinazione possibile con le nazioni amiche, per poter contare sul supporto di un sistema tecnologico distribuito, e come ultimo passo auspica un sistema ausiliario di produzione di energia elettrica, che entri in funzione subito dopo il passaggio del vento solare - nel caso possa bloccare il principale.
In quanto tempo la Casa Bianca voglia attuare tutto ciò, non è dato saperlo. Tuttavia, è molto importante: in particolare, è importante che tutti i Paesi prendano atto di questa possibilità e studino contromisure adeguate.
Perché, come si suole dire per i terremoti, non si sa quando un evento del genere capiterà, ma certamente capiterà.
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