Un'immensa e rigogliosa foresta punteggiata di mangrovie alte dai 20 ai 40 metri. È così che doveva apparire l'attuale territorio di Panama, prima che la selva venisse seppellita da una disastrosa colata lavica intorno a 20 milioni di anni fa. A scoprirlo sono stati gli scienziati dello Smithsonian Tropical Research Institute, sulla base dei fossili ritrovati sull'isola panamense di Barro Colorado, gestita dal 1946 dal rinomato istituto statunitense.
Specie estinta. Situato nel lago artificiale di Gatun, questo pezzo di terra si estende per 15.6 km2 ed è coperto da una lussureggiante vegetazione. Il suo particolare status giuridico lo ha reso uno dei luoghi più studiati al mondo da naturalisti e geologi, che nel tempo hanno potuto indagare le caratteristiche della sua flora e fauna. Nel loro studio, pubblicato sulla rivista Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology, oltre a più di 100 frammenti di legno fossilizzati, i ricercatori hanno raccolto anche campioni di sedimenti rinvenuti nell'isola in varie spedizioni geologiche degli ultimi anni. Analizzando i reperti, è venuto fuori che gran parte dei fossili provenivano da una specie di mangrovia ormai estinta ribattezzata Sonneratioxylon barrocoloradoensis e molto simile alle mangrovie della famiglia Sonneratia, originarie del sud est asiatico.
Alberi Pietrificati. La datazione dei fossili ha dimostrato che gli alberi in questione avevano circa 22 milioni di anni, risalendo all'era geologica del Miocene. I sedimenti esaminati, invece, provenivano da un lahar, ossia da una colata di fango e roccia, simile per molti aspetti al cemento, che in genere si forma quando l'acqua scorre giù da una montagna dopo un'eruzione vulcanica. Sulla base di tali evidenze, gli esperti hanno ipotizzato che una catastrofica eruzione vulcanica ricoprì l'isola di fango e rocce, travolgendo anche le mangrovie situate sulle sue coste. A causa dell'elevata velocità con cui gli alberi furono coperti dalla lava, nonché della presenza di grandi quantità di silice nell'acqua del lahar, in grado di favorire il processo di pietrificazione, il suo perimetro si trasformò in una foresta indurita, di cui la maggior parte è ancora oggi sepolta. Nel dettaglio, tale macchia delimitava una stretta penisola che collegava l'attuale Panama centrale al Nord America prima che si formasse l'istmo di Panama.
Mangrovie Più alte. Studi precedenti avevano dimostrato che tutto ciò avvenne intorno a un milione di anni dopo la formazione di Barro Colorado, che nacque circa 23 milioni di anni fa, quando le placche sudamericana e caraibica si scontrarono spingendo verso l'alto parti di quella che oggi è l'America Centrale, facendo così emergere l'isola dall'oceano.
Quanto all'altezza raggiunta all'epoca dalle mangrovie, era molto superiore a quella di simili specie moderne. In ogni caso, probabilmente, esse svilupparono le stesse strategie di sopravvivenza, preferendo le acque salmastre dei bacini acquitrinosi alle acque oceaniche altamente saline.