Con la quantità di ghiaccio che hanno perso negli ultimi 16 anni Antartide e Groenlandia, si potrebbero riempire più di due miliardi di piscine olimpioniche: nella patria dei vichinghi, la perdita media annuale è stata di 200 miliardi di tonnellate di ghiaccio; nel continente più meridionale del mondo, la calotta glaciale ha perso in media 118 miliardi di tonnellate di ghiaccio l'anno. Secondo i dati, raccolti da uno studio pubblicato su Science, lo scioglimento dei ghiacci di queste due regioni ha contribuito a innalzare il livello del mare di 1,4 centimetri.
Una lunga analisi. Dati poco rassicuranti, seppur non inaspettati, ottenuti da un'analisi del lavoro di due satelliti ICESat (Ice, Cloud and Elevation Satellites) che, utilizzando l'altimetria laser, hanno misurato i cambiamenti avvenuti nei ghiacci di questi due continenti. I ricercatori, combinando i dati ottenuti dal primo satellite, operativo dal 2003 al 2009, e dal secondo, lanciato nel 2018, sono riusciti ad avere un quadro più chiaro del passato, del presente e del futuro di queste due regioni. «Con uno studio di un mese o un anno è impossibile capire che impatto ha il cambiamento climatico su un ghiacciaio o una calotta glaciale», ha spiegato Benjamin Smith, capo dello studio.
Groenlandia e Antartide. Nel caso della Groenlandia, le alte temperature hanno sciolto la parte superiore delle calotte glaciali e dei ghiacciai (come testimoniava, quasi un anno fa, l'incredibile foto dei cani da slitta che "camminavano" sull'acqua); inoltre le acque degli oceani, più calde a causa del riscaldamento globale, stanno erodendo i ghiacci nelle aree costiere: il 31 luglio dello scorso anno, in un solo giorno la Groenlandia ha perso 10 miliardi di tonnellate di ghiaccio.
Diversa la situazione in Antartide dove, nonostante le regioni interne abbiano acquisito massa a causa dell'aumento delle precipitazioni, le coste ne hanno persa molta di più, complice ancora una volta il riscaldamento degli oceani.