Le modifiche al clima mettono l'intero pianeta in pericolo, perché c'è il rischio che il cambiamento avvenga in maniera subitanea e quasi impossibile da fermare. E le cause scatenanti del cambiamento sono da cercarsi nelle attività umane.
Questa è la conclusione delineata chiaramente da What we Know (quello che sappiamo), progetto che vede coinvolto un folto gruppo di scienziati di importanza internazionale. La scienza sa con grande certezza, affermano i ricercatori, che il clima terrestre è stato ed è tuttora modificato dalle attività umane. Una certezza fondata su di un consenso scientifico ampio, forte del fatto che il 97% dei lavori a tema pubblicati afferma che il riscaldamento globale è in atto e che le responsabilità sono da ascrivere proprio all'uomo.
Non c'è nessuna controversia scientifica, dicono i portavoce di What we Know, a differenza di quello che vogliono fare intuire alcuni mezzi di comunicazione di massa pagati dai grandi potentati dell'energia, che instillano il dubbio nel pubblico, non solo quello statunitense.
Sull'onda della gravità. Forse perché è arrivato il giorno dopo la notizia della scoperta delle onde gravitazionali (vedi), l'annuncio del progetto e delle iniziative di What we Know non ha avuto una grande eco sui giornali italiani. Eppure l'ente che l'ha promosso, l'American association for the advancement of sciences, è la più grande associazione di scienziati del pianeta e riunisce la gran parte dei ricercatori statunitensi.
Tre R per la Terra. Attraverso conferenze, siti interattivi e testimonianze, il gruppo di scienziati raccolti attorno a What we Know si è posto il compito di mostrare a politici e opinione pubblica che la Realtà comporta un grosso Rischio e necessita di pronte Risposte.
Al sito dell'iniziativa What we Know è possibile vedere alcuni brevi filmati con le testimonianze degli scienziati e scaricare il documento (in inglese) The Reality, Risks and Response to Climate Change.
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