L'ultimo censimento giapponese delle sue isole era stato fatto 35 anni fa, nel 1987, e aveva decretato che le isole in Giappone fossero 6.852, di cui solo 260 abitate. Nel 2021, il governo del Sol Levante ha però ordinato un riconteggio, che sfruttasse le più moderne tecnologie digitali di mappatura. Risultato? I geografi dell'Autorità per l'informazione geospaziale (Geospatial Information Authority o GSI) hanno identificato un totale di 14.125 isole, più del doppio di quanto si sapeva.
In continuo movimEnto. Anche se può suonare strano che si siano perse di vista così tante isole, va detto che l'arcipelago del Giappone si estende su un tratto di mare di 370mila km² (per capirci: l'Italia ha un'estensione di 302mila km², ma prevalentemente di terraferma).
Il territorio del Giappone, inoltre, è geologicamente attivo il che significa che molte isole vanno e vengono, in base anche all'attività vulcanica della zona. Per esempio, nel 2013 la guardia costiera registrò la nascita di una nuova isoletta. Mentre più recentemente la minuscola isola di Esanbe Hanakita Kojima è rimasta per un po' di tempo a pelo d'acqua (emergeva di appena 1,4 metri) per poi venire completamente sommersa dalle onde e scomparire dalle carte.
E ADESSO? La recente mappatura digitale ha in realtà individuato ben 100.000 masse terrestri che corrispondono alla definizione di "isola" secondo la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare adottata nel 1982 (ovvero quella "porzione di terraferma, di origine naturale, completamente circondata dalle acque e che si trova al di sopra dell'acqua durante l'alta marea"). Nell'elenco delle isole giapponesi però entreranno solo quelle di lunghezza pari o superiore a 100 metri.
Il conteggio non è ancora concluso, ma una volta riconosciuto ufficialmente il numero totale, nulla cambierà nelle dimensioni totali del territorio giapponese e nella estensione delle acque territoriali.